Allarme brogli in una delle due province più calda per questa elezione di secondo livello nella quale si devono scegliere i presidenti di sei Liberi consorzi di Comuni e i consigli di tutte e nove le ex province.
Una scheda di troppo
A Caltanissetta compare una scheda in più rispetto ai votanti e come se non bastasse non risultano assegnate correttamente le schede n base al peso specifico di ogni avente diritto al voto. Per questo sono state sospese le operazioni di scrutinio per le elezioni dei rappresentanti dei liberi consorzi comunali a causa della presenza, in una delle urne, di una scheda elettorale in più: si tratta di 27 schede anziché 26 votanti.
Inoltre sarebbero emerse discrepanze tra la scheda assegnata e quella che sarebbe spettata ad alcuni consiglieri. Ciò perché il voto ponderato previsto per questa elezione di secondo livello assegna una scheda diversa ad ogni consigliere in base alla sua provenienza. Il voto di un consigliere di Gela vale, ad esempio, di più di quello di un consigliere di Bompensiere e in base al peso specifico di ogni voto viene assegnata una scheda diversa.
Caltanissetta la provincia della guerra “fratricida”
Caltanissetta è una provincia “calda” per effetto dei ben tre candidati in corsa due dei quali di centrodestra ed un terzo, civico, ma anche lui vicino al centrodestra anche se con appoggi a cavallo con il centrosinistra. In corsa, infatti, per la carica di presidente ci sono i sindaci di Caltanissetta, Niscemi e Gela, Walter Tesauro, Massimiliano Conti e Terenziano Di Stefano.
Ragusa altra provincia complessa
Nell’altra provincia complessa, quella di Ragusa, ha vinto il sindaco di Comiso Maria Rita Schembari, sostenuta da tutto il centrodestra ad eccezione della Dc di Totò Cuffaro che aveva un proprio candidato. Non è stata, però, una vittoria facile, al contrario proprio di misura: La Schembari ha ottenuto 106 voti su 212 validi ossia esattamente il 50%.






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