si è avvalso della facoltà di non rispondere

Processo “Capaci bis”, scena muta dell’ex poliziotto Giovanni Peluso

Scana muta da parte dell’ex poliziotto Giovanni Peluso, accusato da un pentito di essere l’esecutore materiale della strage di Capaci. L’indagato si è avvalso della facoltà non rispondere.

“Con la strage non c’entro nulla, proprio quel giorno mi trovavo a fare il corso come soprintendente alla scuola di polizia”, ha affermato Peluso, chiamato a deporre come indagato per reato connesso questa mattina al processo sulla strage di Capaci che si celebra in corte d’Assise d’Appello a Caltanissetta.

Peluso, che dopo le dichiarazioni del pentito Pietro Riggio è indagato come esecutore materiale della strage, ha reso una breve dichiarazione spontanea a seguito della quale si è avvalso della facoltà di non rispondere. Imputati del cosiddetto processo “Capaci bis” sono i boss Salvo Madonia, Giorgio Pizzo, Cosimo Lo Nigro, Lorenzo Tinnirello e Vittorio Tutino. I primi quattro, in primo grado, vennero condannati all’ergastolo mentre Tutino venne assolto per non aver commesso il fatto.

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