Un tentato omicidio consumato in prima serata a Gela e nel giro di qualche ora viene arrestato il presunto esecutore: a sparare cinque colpi di pistola a tamburo sarebbe stato il 19enne Samuel Romano, incensurato, per vendicare il ‘maltolto’ sparando a un 42enne, Emanuele Cauchi residente in Lombardia. Il figlio di questi, qualche ora prima del regolamento dei conti, aveva avuto una discussione con il pistolero in una contesa per una ragazzina.

Prima gli schiaffi, poi, la sera, il tentato omicidio. L’arresto è stato compiuto dai carabinieri del Reparto territoriale di Gela guidato dal tenente colonnello Marco Montemagno.

“E’ una situazione davvero allarmante – ha detto il procuratore Salvatore Vella – la presenza di armi è costante. C’è una situazione che preoccupa. Ovviamente non siamo agli anni ’80, ma le agenzie educative e le istituzioni devono iniziare a riflettere. Eppure l’indagato non ha a che fare con contesti criminali. Qui si continua in una logica fai da te e per futili motivi”.

“Durante l’agguato – ha evidenziato il tenente colonnello Marco Montemagno – un pensionato di 75 anni si trovava tra l’indagato e la vittima. Fortunatamente non e’ stato colpito”. Per carabinieri e procura non ci sono dubbi. Quello programmato nei confronti del 42enne era una vendetta. Il 19enne indossava un casco, i carabinieri stanno indagando per individuare il complice che avrebbe attratto l’attenzione della vittima.