In seguito alla revoca delle deleghe all’assessore della Lega Oscar Aiello e alla contestuale nomina del consigliere comunale di Forza Italia Marcello Mirisola come nuovo assessore della giunta Tesauro, non si placano le reazioni nel panorama politico provinciale. E volano letteralmente stracci fra gli esponenti locali di Forza Italia e Lega dopo che la vicenda è diventata regionale per effetto di un duro intervento del segretario regionale della Lega Nino Germanà al quale ieri ha risposto, dalle colonne di BlogSicilia, il commissario di Forza Italia Michele Mancuso.
L’attacco del sindaco Burgio, commissario leghista a Caltanissetta
“L’operazione politica compiuta dal sindaco Tesauro è incomprensibile, apparentemente ingiustificata, se non si considera un elemento chiave: il sindaco non decide, non guida, non sceglie. Esegue. Compie ciò che altri, più in alto di lui politicamente, decidono. È come se il primo cittadino, invece di essere stato scelto dalla gente – o almeno da quella parte di elettorato e forze politiche che si erano coalizzate attorno al suo nome – fosse stato nominato da un deputato preoccupato solo di garantirsi uno spazio per la propria riconferma personale, che oggi appare sempre più in dubbio”.
A dirlo è Leonardo Burgio, sindaco di Serradifalco e commissario della Lega nel Nisseno. Il riferimento è chiaro. Per Burgio tesauro è solo un burattino nella mani di Mancuso
“Alla sua elezione hanno contribuito tutte le componenti della coalizione, e l’assessore Oscar Aiello ha svolto il proprio incarico con rigore, competenza e serietà esemplare. Dunque, quale logica può spingere un sindaco a rimodulare la propria giunta trasgredendo ogni accordo, se non quella di obbedire a logiche di potere personale?
Non è un mistero: questa è una manovra studiata e imposta dall’onorevole Michele Mancuso, che da tempo tenta di soffocare, con ogni mezzo, la crescita politica e territoriale di tutti, non solo della Lega. Ma il tempo dei giochi di potere è finito. I cittadini meritano rispetto, non teatrini politici”.
I consiglieri di Forza Italia fanno quadrato
Ma a Burgio replicano compatti i consiglieri provinciali di Forza Italia che fanno quadrato e parlano di dichiarazioni “scomposte e ingiustificabili” riferendosi alle “prese di posizione della Lega, a livello provinciale e regionale”
“Troviamo assolutamente offensivo e inopportuno che un coordinatore provinciale della Lega, nella persona del sindaco Burgio, si permetta di rilasciare dichiarazioni a mezzo stampa che ledono la figura del Presidente Tesauro, amministratore che fino ad oggi ha dimostrato serietà, equilibrio e ineccepibile impegno sia per la città capoluogo che per l’intero territorio provinciale” dicono in coro i consiglieri provinciali di Forza Italia, Filippo Balbo, Gianluca Miccichè, Salvatore Sardella e Rosario Sorce, prossimi delegati del Presidente del Libero Consorzio dei Comuni di Caltanissetta.
“Allo stesso modo – aggiungono – consideriamo fuori luogo e irricevibili le esternazioni rivolte al nostro deputato regionale, unico vero punto di riferimento e portatore di opportunità per il territorio. Noi quattro consiglieri siamo stati e continueremo ad essere sempre a disposizione, riconoscendo il lavoro e la dedizione con cui l’on. Mancuso ha rappresentato Forza Italia e la comunità nissena”.
L’accusa di familismo all’inverso: “Dimentica di essere figlio dell’assessore Faraoni”
“Riteniamo assurdo – proseguono i consiglieri – che tali dichiarazioni provengano proprio dal figlio dell’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni, che si professa vicino a Forza Italia con il sostegno indiscusso dell’on. Mancuso, e che oggi si permette invece di restituire un quadro distorto e non veritiero della realtà, oltre che offensivo per le persone”.
“Per questo chiediamo – concludono Balbo, Miccichè, Sardella e Sorce – a Burgio di presentare ufficialmente le proprie scuse al Presidente Tesauro, all’on. Mancuso e soprattutto a Forza Italia, partito che noi rappresentiamo sin dalla sua nascita e che grazie al lavoro dei consiglieri, dei sindaci, degli amministratori e dei tanti amici della provincia di Caltanissetta ha sempre raggiunto risultati ben oltre il 20% in ogni competizione elettorale, senza l’apporto né di Burgio né dell’assessore Faraoni che soltanto oggi ha scelto di dichiararsi in Forza Italia”.






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