Tanti ex potenti – ma c’era qualcuno che conta ancora –  a Catania per la prima di Totò Cuffaro nel capoluogo etneo. L’ex presidente della Regione, che ha scontato una pena per mafia, ha partecipato alla presentazione del libro sulla sua vicenda processuale. “Non conosco l’autore, ma mi sembrava giusto esserci”, ha detto.

Ma Cuffaro non risparmiato attestati di stima soprattutto nei confronti dei quei catanesi che ‘non si sono dimenticati’: “Mi emoziona”.

Il Totò politico, giura, non esiste più ma l’uomo che una volta era fra i potenti dell’Isola afferma: “E’ stato un percorso straordinario della mia vita, sono orgoglioso di essere stato votato da 1milione e 800mila siciliani ed un’esperienza che rifarei consapevole dal fatto che potrei tornare in carcere perché non c’è nulla di più bello di servire la propria terra. Ma è un discorso dell’altro Totò Cuffaro…”.

Fra cronisti c’è chi lo stuzzica sulla possibilità di rifare la Dc: “Ma chi io??!!”, dice mentre sgrana gli occhi incredulo. Poi rilancia: “Forse se fossi un santo la farei rivivere perché è stato un grande partito. Ma per quel che mi riguarda non ne ho voglia, né credo di essere capace di tornare in politica e rimettere su un partito. Questa politica di oggi, però, non la capisco, ma ribadisco non serve che io ci sia e soprattutto io non voglio esserci”.

Quanto alla elezioni regionali e al prossimo governatore, Cuffaro si sbilancia: “Beh, una donna non sarebbe male anche perché non c’è mai stato, ma serve soprattutto che ami la Sicilia”.

Poi baci, abbracci accorati (come quello con Pino Firrarello) e vecchi ricordi che riaffiorano. La nuova vita dell’uomo che una volta dominava la Sicilia.

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