Universitari, disoccupati o, addirittura, studenti delle superiori. Il popolo degli ‘startupper’ si è riunito a Catania, alla Vecchia Dogana, per il quinto ‘Startup Weekend’, un format di origine statunitense sostenuto in tutto il mondo da Google e Techstar.

Alla prima impressione può sembrare un raduno studentesco, invece è qualcosa di più. 3 giorni intensi in cui progoniste principali, anzi, assolute, sono le idee. Le idee dei giovani: dalle più strambe alle più geniali. Idee che, normalmente, rimangono nel cassetto delle speranze. 

Lo startup weekend ha proprio questo obiettivo: fare in modo che le idee dei ragazzi siano ascoltate e, magari, concretizzate. Si parla alla vecchia dogana di Catania, si parla e, soprattutto, si condivide. La parola chiave è proprio questa: condivisione.

I ragazzi si confrontano, lanciano la propria idea e fanno gruppo. Ognuno ha a disposizione un minuto, appena 60 secondi, per spiegare agli altri i contenuti e gli obiettivi della startup che ha immaginato. Una vera e propria condivisione. Le idee migliori vengono sviluppate, si fa gruppo e si lavora insieme.

Al termine dei lavori 3 o 4 startup saranno selezionate e proposte a una giuria di investitori che potranno decidere o meno di finanziarle. Anche così si fa impresa e si creano posti di lavoro, se è vero che intorno allo ‘Startup Weekend orbita un numero impressionante di ragazzi, che arrivano proprio dalle precedenti edizioni.