gli studi del cutgana

Area marina protetta Ciclopi, le specie aliene vegetali e animali nel Mediterraneo (VIDEO E FOTO)

“Per vari motivi, naturali e non, il bacino del Mediterraneo ospita centinaia di specie aliene sia vegetali che animali. Alcune sono microscopiche e sfuggono alla comune osservazione, altre invece sono ben visibili e possono suscitare la curiosità di chi le scopre”.

Con queste parole il direttore della Riserva naturale integrale Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi di Aci Trezza Domenico Catalano e l’istruttore ambientale di pesca della Fipsas e socio della sezione di Riposto della Lega navale italiana Filippo Massari hanno aperto la conferenza sul tema “Le Specie Aliene del Mediterraneo”.

Un incontro che si è tenuto nei locali dell’Amp Isole Ciclopi ad Aci Trezza e che rientra nell’ambito del programma d’incontri formativi della sezione di Riposto della Lega navale italiana sui temi dell’educazione ambientale e della cultura marinaresca in collaborazione con il centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania.

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Dopo un breve momento commemorativo della figura del compianto direttore dell’Amp Isole Ciclopi Emanuele Mòllica, scomparso nei giorni scorsi, Catalano e Massari hanno sottolineato che il “fenomeno delle specie aliene nel Mediterraneo ha radici lontane, dalle comuni “cozze” o Mytilus galloprovincialis introdotte dagli antichi Romani, alle specie più recenti come il pesce coniglio, entrato dal Canale di Suez, la cui presenza è stata documentata recentemente nel mar Jonio”.

“Alcune possono rappresentare un serio pericolo per la salute dell’uomo, come il caso del pesce palla maculato o Lagocephalus sceleratus segnalato in Calabria e nel Golfo di Napoli, letale per chi ne viene a contatto o se ne ciba tanto da essere oggetto di un’apposita campagna d’informazione dell’Ispra – hanno aggiunto i relatori alla presenza del presidente della Lni Riposto Giuseppe Pulvirenti, di fotografi subacquei e pescatori sportivi – naturalmente la conoscenza di questa specie, o di altre aliene, rappresenta l’unico mezzo per non correre pericoli. Tra i metodi di rilevamento la fotografia subacquea ed in particolare il safari fotografico subacqueo, rappresentano quelli a minor impatto ambientale e di maggior efficacia descrittiva perché mostrano i soggetti liberi nel loro ambiente”.

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Domenica 26 marzo i soci della Lni Riposto visiteranno l’Isola Lachea, la riserva naturale gestita dal Cutgana.

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