E’ stata aggiornata al prossimo 5 luglio, per l’astensione dei penalisti, l’udienza preliminare sulla richiesta avanzata dalla Procura di Catania di rinvio a giudizio del primario dell’unità di Emodinamica dell’ospedale Cannizzaro, Alfredo Ruggero Galassi, e di due cardiologi dello stesso reparto, Salvatore Adriano Azzarelli e Michele Giacoppo, accusati di avere impiantato nelle arterie di sette pazienti, durante interventi di angioplastica, stent medicali contenenti farmaci antiproliferazione già scaduti di validità.

Il primario è indagato per abuso d’ufficio e somministrazione di farmaci guasti, contestazione quest’ultima mossa anche agli altri due medici indagati anche per delitto colposo contro la salute pubblica. Il pm Agata Santonocito ha già chiesto l’assoluzione di due fornitori che hanno fatto accesso al rito abbreviato.

Sono Alessandro Pilo e Salvatore Costanzo, accusati di avere consegnato, rispettivamente, quattro e tre stent con validità inferiore ai due-terzi del periodo massimo stabilito dal fabbricante. I due sono imputati di frode nelle pubbliche forniture.

Nel procedimento l’ospedale Cannizzaro è presente come parte civile, rappresentato dall’avvocato Tommaso Tamburino, e come responsabile civile, assistito dal penalista Ruggero Razza, per la posizione del primario del reparto, chiamato in giudizio da due pazienti, presenti nel processo come parti lese.

L’udienza preliminare si celebra davanti il Gup Fabio Digiacomo Barbagallo che dovrebbe emettere la sua decisione la prossima udienza.

E slitta per le stesse ragioni anche un altro dibattimento su un altro presunto caso di malasanità. E’ stato infatti aggiornato al prossimo 4 aprile 2018, il processo scaturito dall’inchiesta sull’intervento eseguito, il 20 novembre del 213, nell’ospedale Garibaldi a una donna che entrata in sala operatoria per un problema al legamento crociato del ginocchio destro è stata invece operata al ginocchio sinistro, subendo un prelievo del tendine di cinque centimetri.

L’intervento venne eseguito da due medici dell’ospedale Garibaldi Nesima, Domenico Borrello e Pietro Barbaro, che sono accusati di lesioni aggravate. Secondo il Pm Alfio Gabriele Fragala’ avrebbero agito con “imperizia e negligenza” cagionando un danno permanente alla parte offesa.

I due medici hanno respinto le contestazioni, sostenendo di avere eseguito l’intervento al ginocchio sinistro, anziché a quello destro, perché dopo l’anestesia si sarebbero resi conto al tatto che era più urgente operare quell’arto e hanno proceduto all’asportazione del tendine.

In tutta Italia gli avvocati penalisti hanno proclamato una astensione dalle udienze, dal 12 al 16 giugno 2017, per protesta contro il disegno di legge di riforma del processo recentemente approvato dal Senato ed ora in Aula alla Camera, e contro il DDL di riforma della legittima difesa.

Si tratta del quinto sciopero del 2017 per gli avvocati penalisti, dopo quelli dal 22 al 25 maggio, dal 2-5 maggio, dal 10-14 aprile e dal 20-24 marzo scorso.