- Aiutare i ragazzi autistici coinvolgendoli in un progetto di inclusione sociale e lavorativa
- Il progetto “Autismo, florovivaismo etico”
- I ragazzi con autismo hanno imparato a creare piante ed erbe aromatiche
- La pianta “Goccia Blu” simbolo di riscatto e uscita dall’isolamento
Un modello di inclusione sociale e lavorativa per i ragazzi affetti da autismo, una speranza concreta per il loro futuro, una iniziativa dal grande valore umano, una esperienza da sviluppare ulteriormente e replicare.
Autismo e florovivaismo etico
Si chiama “Autismo, florovivaismo etico” il progetto sostenuto con forza da Parlautismo, che verrà presentato il 19 marzo a Giarre (in provincia di Catania), alle ore 11 presso Radicepura Horticultural Park.
Una decina sinora i ragazzi ‘speciali’ coinvolti nel lodevole progetto accolto favorevolmente dalle famiglie che da un anno a questa parte hanno subìto – come tutti ma con maggiore difficoltà – le pesanti restrizioni imposte dalla pandemia, sperimentando purtroppo, in molti casi, l’isolamento.
I ragazzi autistici sono stati coinvolti nella produzione di piante ed erbe aromatiche attraverso un percorso di formazione specifica.
Il sostegno di ParlAutismo
A spiegare l’importanza di questa esperienza è Rosi Pennino, presidente di Parlautismo che da anni sostiene le famiglie dei bambini e ragazzi autistici.
“I servizi per i nostri ragazzi – racconta – sono stati quasi totalmente azzerati a causa del Covid19, i centri diurni per l’autismo funzionano ma con le restrizioni alle quali tutti dobbiamo attenerci.
Autos ha firmato un protocollo con Piante Faro, che è uno dei più grandi vivai in Sicilia. I nostri ragazzi hanno imparato dalla terra, impegnandosi in un progetto che rappresenta qualcosa di molto importante, anche per il ‘Dopo di Noi’, tema che ci sta particolarmente a cuore. L’esperienza di Autos, portata avanti all’interno di un centro diurno per autistici, è stata trasferita fuori dalla struttura, diventando un modello per tutti. Il nostro appello è rivolto ad altri vivai dell’Isola, quello sperimentato è un modello che si può replicare, aiutando altre famiglie e ragazzi speciali”.
La pianta Goccia Blu
I ragazzi autistici hanno ‘creato’ una pianta che ha preso il nome di Goccia Blu, proprio dal suo colore, che è poi il colore della Giornata Mondiale dell’Autismo che si celebra ogni 2 aprile.
Verde Autos nasce dunque con l’intento di ampliare l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo dei soggetti con autismo, dalla necessità di uscire fuori dagli schemi talvolta ristretti dei centri per l’autismo e aprirsi alla società individuando altri partner; la collaborazione tra Fondazione Radice Pura e Piante Faro è risultata una realtà unica atta a dare concretezza immediata al progetto.
Il percorso di formazione specifica seguito dai ragazzi
Monica Scozzari di Centri Autos e VerdeAutos spiega: “Il nostro obiettivo è fare florovivaismo etico. Il progetto è stato fortemente voluto da Pietro Scozzari che ha messo a frutto la nostro esperienza con i centri diurni Autos.
L’obiettivo è replicare anche in altre parti della Sicilia. I ragazzi hanno seguito un percorso di formazione specifica con educatori e un agronomo specializzato. Ma questo è solo l’inizio, ci auguriamo di servire da modello ed esempio per una società che possa includere davvero tutti, anche i ragazzi con difficoltà”.
La presentazione il 19 marzo
Alla presentazione del 19 marzo interverranno, chi in presenza chi in collegamento, il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè; l’assessore alla Sanità, Ruggero Razza; l’assessore all’Agricoltura, Toni Scilla; il senatore Davide Faraone, presidente Fia, Fondazione Italiana Autismo; Carmela Tata, Garante regionale disabilità; Rosi Pennino; Mario Faro, presidente Piante Faro e Radicepura, Pietro Scozzari, centro Autos e VerdeAutos.
Previsto il collegamento con il ministro per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti.
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