Approfondire dal punto di vista giuridico, medico ed etico quali sono gli aspetti da conoscere sulla nuova legge sul “Dopo di noi”, in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare.
Se ne è parlato stamattina a Poggio San Francesco (Monreale) dove gli Uffici pastorali della famiglia e per la salute, il Servizio di pastorale per i disabili e il Dipartimento per l’autismo dell’arcidiocesi di Monreale hanno organizzato un convegno sulla legge “Dopo di noi (112/2016): famiglia, disabilità e futuro”.
Sono intervenuti Giovanna Gambino, dirigente responsabile ambulatorio dedicato alla diagnosi e al trattamento intensivo delle sindromi autistiche, Teresa Piccione, della Commissione affari sociali della Camera dei deputati, che ha presentato a suo tempo la legge in parlamento, l’arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi, il vicepresidente dell’Ars, Giuseppe Lupo, e l’assessore alla Famiglia e Politiche sociali e lavoro della Regione Siciliana, Carmencita Mangano.
A moderare gli interventi è stato Marco Borgato, giudice presso il Tribunale ecclesiastico di Palermo, i lavori sono stati introdotti da don Antonio Chimenti, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni dell’arcidiocesi di Monreale. Al centro dell’incontro, il punto nodale relativo alla necessità che il piano d’intervento della legge sul “dopo di noi” in favore di persone disabili deve essere condiviso dalla famiglia, che comunque ha bisogno di essere supportata da informazioni e sostegno da parte dei servizi.
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