Si chiama “Testimoni oltre il buio: voce ai diritti umani” il progetto promosso, voluto e finanziato dall’Ordine degli Avvocati di Catania, con l’intento di “dare voce ai diritti”.

Lo spettacolo, in programma il prossimo 6 aprile, si terrà al Teatro Musco di Catania, con il supporto del Teatro Stabile di Catania, e nasce dal positivo esito di uno spettacolo teatrale dedicato ai diritti umani, voluto e finanziato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano, su impulso della Scuola Superiore dell’Avvocatura e presentato al pubblico lo scorso 29 gennaio 2014 al Teatro dei Filodrammatici di Milano.

Lo spettacolo è tratto dal libro di Kerry Kennedy “Speak Truth to power” , che ha riportato anche l’apprezzamento e il commento del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano , in cui la Kennedy raccoglie 51 interviste da personaggi che nel mondo si sono distinti per la loro battaglia a tutela delle violazioni dei diritti umani.

La versione teatrale del testo è già stata messa in scena all’estero e in Italia, con la partecipazione di personaggi del mondo dello spettacolo, della canzone e del giornalismo, ottenendo sempre un ottimo riscontro fra il pubblico e la critica e l’appoggio morale della Fondazione Kennedy.

“Il testo è stato rielaborato in un anno di laboratorio a me affidato per la mia esperienza professionale nel settore artistico-teatrale – spiega la regista Francesca Vitale – così, con il supporto di tutti gli avvocati che hanno aderito, sono state raccolte testimonianze e materiali originali e creato la versione teatrale che viene messa in scena. Lo spettacolo è composto da 12 storie raccontate in prima persona – arricchite da suggestioni video e sonore – dagli avvocati-attori -testimoni di vari settori come, per citarne qualcuno, lo sfruttamento del lavoro minorile, le mine antiuomo, le deportazioni, le violenze domestiche, il microcredito, la tutela dell’ambiente…”

“La Scuola Superiore dell’avvocatura, l’Associazione Forense di Catania e la sottoscritta – continua Francesca Vitale – si augurano che l’iniziativa sia potenzialmente idonea a sensibilizzare su tematiche “alte e urgenti”, in un mondo ormai globalizzato”.