A Catania per partecipare alla penultima giornata della Festa nazionale dell’Unità, il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi tiene il corso di formazione politica ClasseDem.

L’incontro, che si tiene in un albergo del Lungomare, a porte chiuse per la stampa, è rivolto a dirigenti, simpatizzanti e militanti del Pd. Gli interventi sono in onda in streaming sul sito ufficiale della Festa dell’Unità.

Chi dice che le riforme non servono al Paese, perché c’è bisogno di lavoro, fa un errore di valutazione perché lo sviluppo passa anche dalle riforme. Io credo che il punto di partenza fondamentale – ha continuato Boschi – sia leggere il quesito referendario. E credo che anche nel confrontarvi con gli amici e con quelli che incontrate o incontrerete che non sanno ancora bene per cosa si vota al referendum bisogna che tutti siano più consapevoli di ciò che andremo a votare. L’obiettivo è avere degli strumenti – dice ancora il ministro – che ti consentono di approvare ad esempio una legge nei tempi in cui la legge deve essere approvata. Immaginare che una legge abbia dei tempi certi, significa cambiare la vita alle persone”. 

Rivolgendosi alla platea, il ministro Boschi invita alla partecipazione: “Io credo che ciascuno di voi possa e debba sentirsi protagonista di questo cambiamento. I comitati per il ‘sì’ al referendum ci danno la possibilità di essere protagonisti di un cambiamento”.

“E come si fa ad essere spettatori? Muovetevi, svegliatevi, datevi da fare – dice il ministro rivolgendosi alla platea – magari nei prossimi mesi non ci si iscrive in palestra, vedrete un po’ meno la fidanzata o il fidanzato e ci si alza la mattina presto per fare volantinaggio al mercato e in piazza per i dibattiti. Potete informarvi su internet o con il mezzo che meglio preferite, ma la bellezza di andare per strada per condividere il sogno di cambiamento del Paese è un’occasione da condividere insieme”. 

Ad un giovane Dem che le chiedeva qual è la sua posizione rispetto a chi nel Pd vota ‘no’, il ministro ha risposto: “Il referendum non anticipa il congresso del Pd, e’ una scelta per il futuro del Paese. Per il congresso c’e’ tempo dopo, ci confronteremo su posizioni diverse allora. Ora si vota sulla Costituzione. Mi auguro che alla fine possano votare e impegnarsi per il ‘sì’ i parlamentari Pd che adesso sembrano avere perplessità anche perchè abbiamo fatto un lavoro non facile che ci ha portato a votare in modo unitario in Parlamento”.

Dopo il corso di formazione, tenuto con Andrea De Maria, Mattia Zunino, Luciano Vandelli ed Emanuele Fiano, il ministro si sposterà alla Villa Bellini per partecipare  alla presentazione del libro ‘Aggiornare la costituzione’ e  al dibattito sulla riforma costituzionale ‘Una scelta per il futuro dell’Italia’.