Un Barbagianni, rapace notturno protetto dalla legge, è stato ucciso nelle scorse ore all’interno del Bosco di San Pietro, nei pressi di Caltagirone.

A denunciare il fatto è la sezione LIPU di Niscemi che sottolinea come l’area sia classificata Zona Speciale di Conservazione. In tale luogo, vige il divieto di caccia oltre al fatto che dovrebbero essere applicate misure di conservazione volte al mantenimento o al ripristino degli habitat naturali e delle popolazioni delle specie presenti. Ed invece qualcuno ha preso a fucilate il povero Barbagianni, il quale, peraltro, svolge in natura un importante compito di regolatore di animali, quali i roditori, che potrebbero interferire con le attività umane. La località del ritrovamento è quella di San Basilio.

Abbiamo tempestivamente avvisato gli organi competenti – ha affermato Manuel Andrea Zafarana, responsabile della LIPU Niscemi – Considerate le nostre incessanti segnalazioni sulla presenza di cacciatori in zona e nella limitrofa Riserva Naturale “Sughereta di Niscemi”, il Distaccamento del Corpo Forestale di Niscemi ci ha fornito la massima disponibilità a operare controlli più frequenti”.
Secondo la LIPU la continua presenza di bracconieri all’interno del bosco di Santo Pietro, mette a repentaglio l’incolumità di visitatori, raccoglitori di funghi e cicloamatori. Si tratta, peraltro, di un territorio ingiustamente privato di una riserva naturale. A seguito di un ricorso al TAR riguardante aspetti formali e non di merito sulla pubblicazione degli atti relativi all’istituzione, infatti, la riserva “Bosco di Santo Pietro” è decaduta e l’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente non ha ancora provveduto alla re-istituzione.

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