Litigavano Salvatore Pirronello, e la sua convivente Patrizia Formica, assassinata stamattina, a Caltagirone con quattro coltellate. La donna che aveva dei problemi con l’ex marito che le impediva di vedere i propri figli.

Per questa ragione più volte Salvatore aveva invitato Patrizia a interrompere la loro relazione e ritornare con il suo ex marito con il quale avrebbe potuto vivere assieme ai suoi figli. Lei invece non ne voleva sapere, diceva di amarlo e non si voleva separare da lui.

E’ questa la ricostruzione dei fatti avvenuti dinanzi al Pm che lo ha interrogato di Salvatore Pirronello. Sarebbe questa la molla che ha fatto scattare il raptus omicida di stamattina. Salvatore racconta di non avere dormito per buona parte della notte dopo l’ultima discussione di ieri sera e intorno alle quattro ha deciso di mettere fine alla convivenza con Patrizia.

Così nella notte si alzato, si è armato con un grosso coltello ed ha infierito contro la donna che aveva conosciuto la scorsa estate e con la quale qualche mese fa aveva preso in affitto l’appartamento di via Filippo Palatino. L’ha colpita mentre era nel sonno. Dopo i primi fendenti la vittima si è difesa e ne è nata una colluttazione che si è subito conclusa, quando la donna ha perso conoscenza, sino a quando non è morta. Subito dopo l’uomo che vestiva il pigiama si è cambiato ed è andato in caserma per costituirsi.

Ferita gravemente, con uno dei fendenti che l’avrebbe colpita al cuore, Patrizia Formica ha speso le ultime forze rimaste per alzarsi e chiudere a chiave la porta della stanza da letto dall’interno, come ultimo atto di difesa, probabilmente per paura che il convivente potesse tornare. Poi si è accasciata a terra, in un lago di sangue.

Quando i carabinieri sono arrivati in casa hanno dovuto sfondare la porta della stanza da letto, ma la 47enne era già morta. E’ quanto emerge dalla ricostruzione dei militari dell’Arma impegnati nell’indagine che è coordinata dal procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, e dal sostituto Fabio Platania, che hanno disposto l’autopsia. Salvatore Pirronello è stato arrestato per omicidio aggravato e condotto in carcere.

La tragedia di Caltagirone ha scosso tutti. Parole di fuoco sono state pronunciate dal fratello della vittima Beniamino Formica che ha gridato: “Ci vuole la pena di morte per chi uccide: un delinquente toglie la vita e poi vive tranquillo, mantenuto per anni in carcere. Non è giusto. Ed è colpa della politica”.

L’uomo ha poi aggiunto: “Lui non era l’uomo giusto per lei – aggiunge – io glielo avevo detto a mia sorella, ma lui ha minacciato me, la mia famiglia e i miei figli e io mi sono fatto da parte. Mia sorella ha presentato denuncia contro di me per salvare questo demonio, il suo assassino”.

Familiari di Patrizia Formica hanno espresso con i giornalisti il loro “grande dolore” per quello, hanno detto, “che è successo”, ma anche “per quello che lei ha vissuto e per tutto ciò che lei avrebbe voluto”. “Non ha avuto il tempo – hanno sottolineato – di potere riprendere la propria vita nelle mani ed essere felice come avrebbe desiderato e meritato”.

Per i vicini di casa Salvatore Pirronello e Patrizia Formica erano una coppia , “apparentemente tranquilla, educata e senza che abbia mai creato problemi”, spiegando ai cronisti che “non era trapelato alcun segnale premonitore della tragedia. Nessuno li ha mai sentiti litigare, neppure ieri. Abitavano nel palazzo da pochi mesi, in una casa preso in affitto. Lui usciva regolarmente ogni mattina per andare a lavorare in una impresa nella zona industriale di Caltagirone. Lei rimaneva a casa, dopo avere chiuso un negozio per la vendita di biancheria intima.

“Una volta – ricorda un vicino – mi è caduto un oggetto in casa loro e sono andata prenderlo: sono stati cortesi, come lo erano sempre. Una vicenda assurda, incredibile. Per quello che si era visto imprevedibile”.

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