Lunghe file di automezzi e moto in attesa di comprare carburante sono presenti a Catania davanti le stazioni di servizio, con il gasolio e la benzina venduti mediamente a oltre due euro e 25 centesimi. L’assalto all’approvvigionamento di carburante fa seguito alla protesta annunciata dai benzinai contro il caro carburanti che da lunedì 14 marzo resteranno aperti mattina e pomeriggio, ma terranno al buio gli impianti self service durante il servizio notturno.

Da lunedì 14 si fermano pure gli autotrasportatori

A partire da lunedì prossimo, 14 marzo, le aziende di autotrasporto sospenderanno a livello nazionale i loro servizi ‘per causa di forza maggiore’ e cioè l’esplosione dei costi del carburante. L’annuncio di Trasportounito.

Dalla Sicilia il Codacons invierà provocatoriamente 10mila chiavi di auto al Governo nazionale “che resta a guardare – lamenta l’associazione dei consumatori – mentre in Italia imprese e attività produttive si fermano non potendo più sostenere i costi impossibili dei carburanti“, che hanno superato i 2,20 al litro.

Accise benzina: Italia seconda in Europa

La benzina ha superato i 2 euro al litro e, secondo i calcoli di Facile.it, nel 2022 arriveremo a spendere oltre 1.750 euro per fare il pieno ad un’auto a benzina. Fra le ipotesi di intervento proposte da numerosi Governi nel corso degli anni e caldeggiate da molti consumatori c’è il taglio delle accise. Ma quanto incidono in Italia e negli altri Paesi europei?

Se si escludono i Paesi Bassi dove le accise sono pari a 0,79 euro al litro, l’Italia ha le accise sulla benzina più alte d’Europa; si tratta di 0,73 euro per ogni litro di benzina. Contribuiscono di fatto a poco meno della metà del prezzo finale, ma se si aggiunge l’Iva, si arriva ad oltre la metà del costo che troviamo alle pompe.

Seguono nella classifica Finlandia e Grecia (0,70 euro ogni litro); appena fuori dalla top five delle accise sulla benzina più alte d’Europa, Francia (0,68 euro al litro) e Germania (0,65 euro).

Per quanto riguarda il diesel, invece, il nostro Paese è quello con le accise più alte; si parla di 0,62 euro per ogni litro fatto. Sul secondo e terzo gradino del podio, rispettivamente, Belgio (0,60 euro al litro) e Francia (0,59 euro).

Sia per la benzina che per il diesel, è la Bulgaria a detenere il primato dello Stato con le accise più basse di Europa: rispettivamente 0,36 euro e 0,33 per ogni litro, circa la metà di quanto rilevato in Italia.

Fi, subito -20 cent/litro taglio accise a invarianza gettito

Forza Italia, primi firmatari il presidente dei deputati azzurri, Paolo Barelli, e il capogruppo in Commissione attività produttive e relatore del decreto energia, Luca Squeri, in un’interrogazione al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro dell’economia e finanze, al ministro della transizione energetica e al ministro dello sviluppo economica.

“In queste ore anche a fronte di un significativo rallentamento del petrolio, il prezzo della benzina e del gasolio sono aumentati. Ogni qual volta i prezzi dei carburanti salgono sensibilmente riesplode la polemica sulla pesante tassazione che grava su di essi, l’accise e l’Iva. Le 19 accise sui carburanti esistenti si sono stratificate nel corso dei decenni sotto forma di sovraimposte per sopperire a talune emergenze (dalla guerra d’Etiopia ai terremoti). La somma ammonta a circa 0,41 euro (per litro), a cui si deve aggiungere l’imposta di fabbricazione sui carburanti, che porta il totale finale dell’accisa a 0,7284 euro/litro per la benzina e 0,6174 euro/litro per il diesel”.

Forza Italia sottolinea che: “Con la legge finanziaria per il 2008, a fronte di analoga situazione fu emanata una disposizione, tuttora vigente (articolo 1 commi 290-290), che consentiva ridurre le accise a fronte delle maggiori entrate Iva derivanti dalle variazioni del prezzo internazionale del petrolio greggio, se questo avesse superato un determinato valore di riferimento. Dalle valutazioni disponibili, utilizzando tale meccanismo è ipotizzabile una riduzione delle accise intorno ai 20 centesimi per litro. Diversi Paesi europei – conclude – hanno già provveduto a tagliare le accise, senza incorrere nei problemi relativi alle imposte armonizzate”.

 

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