Sotto falso nome, un catanese sfuggito all’arresto la scorsa estate, aveva preso in affitto un terreno nelle campagne di Enna, a Centuripe, per coltivare 160 piante di marijuana.
Scoperto nell’agosto scorso, con l’arresto di due coniugi che si occupavano della coltivazione, Antonio Consoli, 45 anni, si era dato alla latitanza, ma è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri di Nicosia.
Dovrà rispondere di detenzione e coltivazione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, sostituzione di persona, contraffazione e ricettazione.
L’ 11 agosto i carabinieri avevano arrestato, in flagranza di reato, nella contrada Vallone di Fontana Murata del Comune di Centuripe, i due coniugi catanesi: Alfio D’Antoni, pregiudicato, e la moglie Corradina Saitta Corradina, entrambi di 41 anni, all’interno della piantagione di cannabis. La coltivazione avrebbe fruttato oltre 800 chili di sostanza stupefacente.
Dalle indagini dopo gli arresti è emerso che il terreno dove si trovava la piantagione era stato preso in affitto con regolare contratto da Consoli sotto falso nome.
Dopo la sua fuga, i carabinieri hanno pedinato i familiari fino a quando è stato individuato a bordo di un’auto vicino Catania e bloccato.
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