Il mini rimpasto dell’amministrazione comunale di Catania, che segna il ritorno di Nuccio Lombardo in giunta dopo l’esperienza con l’ex sindaco Raffaele Stancanelli, ha visto anche una nuova distribuzione delle deleghe agli altri componenti dell’esecutivo cittadino.
A Lombardo, indicato da Articolo 4 e nello specifico dei deputati regionali Valeria Sudano e Luca Sammartino, sono andate le deleghe che erano della dimissionaria Angela Mazzola, cioè Attività produttive e decentramento. Sono inclusi anche commercio, industria, artigianato, sportello unico per le imprese, iniziative per lo sviluppo economico, polizia commerciale. Al neo assessore anche il compito di tenere rapporti con il Consiglio comunale.
Marco Consoli, che nei mesi scorsi ha lasciato il Megafono avvicinandosi al Centro democratico di Bruno Tabacci, mantiene il ruolo di vicesindaco e assessore al Personale e alla polizia municipale. Sono inclusi anche le deleghe relative all’anagrafe, informatizzazione, semplificazione amministrativa, rapporti istituzionali, relazioni con gli ordini professionali e gestione beni confiscati alla mafia.
Anche Luigi Bosco, che durante le amministrative 2013 venne indicato dal Megafono di Crocetta, mantiene le deleghe ai Lavori pubblici, protezione civile, ma si occuperà del risparmio energetico e del Ciars (Coordinamento interventi attenuazione rischio sismico).
Rosario D’Agata, espressione del Pd che fa capo al deputato Giovanni Burtone, conserva la delega all’Ambiente, ecologia, verde pubblico e parchi, trasparenza e legalità e valorizzazione Librino. Il ruolo in giunta prevede anche il completamento raccolta rifiuti porta a porta.
L’urbanistica e le manutenzioni rimangono a Salvo Di Salvo, in giunta dal giorno dopo le elezioni 2013 per conto di Articolo 4, ma sempre più vicino al sindaco.
L’assessore al Bilancio, al patrimonio, agli affari legali e alle partecipate resta Giuseppe Girlando che si ora occuperà anche del coordinamento del Patto per Catania. E’ l’uomo di fiducia di Enzo Bianco.
Rimane in giunta Orazio Licandro, espressione di un’area di sinistra, che mantiene la delega alla Cultura (con la declinazione: Saperi e bellezza condivisa), distretto Sicilia del Sud-est, centro storico e rapporti e relazioni internazionali.
Dopo l’uscita di Angela Mazzola, l’unica donna in giunta è Valentina Scialfa: ritenuta da sempre vicina all’Udc ma legatissima al sindaco Bianco. continuerà ad occuparsi di Scuola, università e ricerca, manutenzione impianti scolastici e sportivi, marketing del territorio, ma anche diritti e tematiche sulla pace.
Il welfare resta ad Angelo Villari, uomo di punta in Sicilia dell’area dem che fa capo all’ex ministro Cesare Damiano e vicino alla Cgil catanese. Si occuperà anche delle politiche della casa e la famiglia, terza età e del coordinamento assistenza migranti. E’ subentrato nel dicembre 2014 a Florentino Trojano.
Bianco ha mantenuto per sé le altre deleghe.






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