Cinque ‘scafisti’, quattro di nazionalità gambiana e un egiziano, sono stati fermati dai finanzieri e dalla polizia dopo l’ultimo sbarco di migranti al Porto di Catania.

Ieri sono arrivati in città anche i cadaveri di tre donne e un uomo. Erano a bordo della nave “Topaz Responder”, battente bandiera delle isole Marshall, in servizio per la missione congiunta delle organizzazioni ”Emergency” e “Moas” (Migrant Offshore Aid Station).

Tre erano i componenti dell’equipaggio di un natante in legno di circa 5 metri su cui viaggiavano 19 migranti, soccorsi il 31 luglio dalla nave “Topaz Responder”, altri due viaggiavano su un gommone di 18 metri circa, di colore nero, con 155 migranti, soccorsi in acque internazionali il 31 luglio dalla nave “Juventa”, dell’associazione tedesca “Jugend rettet”, e dal pattugliatore “Vega” della Marina Militare italiana e successivamente trasbordati sulla “Topaz Responder”.

A bordo del gommone viaggiavano anche tre donne ed un uomo, i cui cadaveri sono stati recuperati durante le operazioni di soccorso dalle citate navi “Juventa” e “Vega”. Tre salme sono state trasferite all’obitorio del cimiero di Catania mentre una è stata trasferita all’Ospedale “Garibaldi-Nesima”.

far

Articoli correlati