La gattina frettolosa… Per evitare un bilancio 2016 “prematuro” – in fondo, siamo solo a metà dicembre! – l’amministrazione Bianco ha chiesto e ottenuto il rinvio “urgentissimo” della seduta consiliare in cui domani si sarebbe dovuto discutere di preventivo. Troppo presto anche per i più volenterosi tra i quarantacinque di Palazzo degli Elefanti, considerato che appena da un paio di giorni delibera e relativo parere dei revisori dei conti sono stati svelati ai consiglieri.

Inoltre, l’emendamento di Giunta che “allinea” il preventivo al piano-bis di riequilibrio deve ancora essere esibito dall’assessore alle Finanze, Salvatore Parlato, ai componenti della Prima commissione.

Il vicepresidente della commissione, l’esponente Pd Niccolò Notarbartolo, conferma che sarebbe difficile approvare adesso il bilancio. Anche se non farlo entro fine anno potrebbe provocare il “dimissionamento” di sindaco e consiglieri: “In questo momento – afferma Notarbartolo – credo di non essere l’unico preoccupato di dover votare il bilancio propostoci, che sembra reggersi su gambe estremamente fragili.   L’obiettivo a cui abbiamo il dovere di uniformarci, ossia riuscire a recuperare gli equilibri finanziari smarriti da anni e raggiungere il pareggio di bilancio, viene perseguito con soluzioni occasionali, nella migliore delle ipotesi, ma nella maggior parte dei casi l’amministrazione preferisce piuttosto l’utilizzo di soluzioni creative”.

Aggiunge il rappresentante di maggioranza: “L’azione amministrativa, più che da ottimismo della volontà, pare essere caratterizzata da un ottimismo della speranza. Per questo probabilmente la Giunta, che non ha mutato una virgola in materia di accertamento e riscossione dei tributi, prevede che miracolosamente negli ultimi  quindici giorni del 2016, incasserà ben 8 milioni di euro in più di IMU  da cittadini che improvvisamente si ravvedranno pentiti. Nelle stesse ultime due settimana i tanti milionari che vivono Catania aiuteranno il Comune comprando ben 25 milioni di euro di immobili del patrimonio comunale, benché ancora non sia stato manco messo in vendita. Ancora più interessante sarebbe capire come sia possibile che gli altri tributi comunali, non meglio specificati e che l’amministrazione si è ben guardata dal farci sapere quali siano, sono passati dai 15 milioni incassati nel 2015 agli oltre 34 milioni previsti nel 2016″.

“L’elenco sarebbe lungo – conclude – Credo che sia meglio rinviare la discussione a quando qualcuno si degnerà di spiegarci come sia possibile che 2 + 2 non faccia più 4. Spero che abbiano la voglia di farlo, ma sono consapevole che anche se non lo facessero, probabilmente troverebbero lo stesso consiglieri  comunali disposti a votare il bilancio quale atto di fede. Anche loro ottimisti della speranza”.

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