La mini maratona di Palazzo degli Elefanti alla fine ha portato ad un risultato che per molti era scontato: via libera al Bilancio Consuntivo 2015 che passa con 21 favorevoli, 7 astenuti e tre contrari.
Sono politicamente rilevanti i sì arrivati anche da due dei tre esponenti di Progetto popolare, il movimento che fa capo all’eurodeputato Giovanni La Via, ed ha votato favorevolmente pure il presidente della commissione Bilancio, Vincenzo Parisi, mentre gli altri componenti del suo gruppo di riferimento, Grande Catania, hanno scelto di astenersi o dire no (è il caso di Anastasi).
E’ stata una seduta incandescente in cui non è passata inosservata la presenza di diversi dipendenti comunali (e di alcuni esponenti sindacali), che potranno tirare un sospiro di sollievo. Grazie alla votazione del Consiglio comunale di Catania saranno infatti sbloccate le anticipazioni statali che consentiranno il pagamento degli stipendi.
Proprio questo tema è stato più volte rimarcato dai consiglieri comunali sottolineando il ‘pressing’ a cui è stata sottoposta l’aula. “Solidarietà ai lavoratori, un po’ meno a qualche dirigente sindacale”, ha detto Sebastiano Arcidiacono (Misto) iniziando il suo intervento.
Più duro Catalano (Articolo 4) che ricordando che gli atti del Consuntivo sono stati trasmessi dall’Amministrazione al Consiglio in ritardo ha tuonato: “Dove erano i sindacati un mese fa?!” Lo stesso consigliere ha votato sì precisando che non si tratta di un sostegno all’attuale governo della città.
Anche Notarbartolo (Pd), rivolgendosi al pubblico presente a Palazzo degli Elefanti, ha detto: “Non è vero che il ritardo è colpa del Consiglio, semmai della Giunta”. Durissimo Manlio Messina (Fdi-An) che ai dipendenti ha detto: “Non vi stanno facendo un favore, ma è un vostro diritto acquisito”.
L’altro tema che ha scandito la serata è stato il documento inviato nei giorni scorsi dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti che ha ordinato al Comune di risolvere le criticità entro 60 giorni. Più volte sono stati confrontati i rilievi dei giudici contabili con quelli dei revisori e c’è stato chi come Manlio Messina è arrivato ad affermare che ‘non si può votare un bilancio falsato’.
Anche Arcidiacono, che aveva chiesto che venisse inserito un emendamento (ritenuto inammissibile) che stralciasse una parte della relazione dei revisori, ha specificato che ‘il parere della Corte dei Conti deve essere preso come riferimento in quanto assolutamente terzo’. Ed ha citato un passaggio della delibera della magistratura contabile anche Notarbartolo ricordando che “le anticipazioni di tesoreria servono a bilanciare degli scompensi e non possono essere adoperati per la spesa corrente”.
Prima della votazione finale l’assessore al Bilancio, Giuseppe Giarlando, che ha seguito i lavori del Consiglio, ha specificato che quanto richiesto dalla Corte dei Conti è già oggetto di studio e sarà inserito nella delibera del Bilancio di Previsione che presto arriverà in Aula.
Secondo Giarlando, votando il Consuntivo 2015, “vengono già risolte alcuni note sollevate dalla Corte dei Conti”, mentre “i debiti fuori bilancio verranno trattati grazie alla rimodulazione del Piano di riequilibrio finanziario”.
Il Bilancio consuntivo era stato commissariato dalla Regione.
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