Del match di Cosenza resta solo il punto conquistato in extremis. Il Catania, che ha giocato buona parte della ripresa in dieci, riagguanta il pari grazie al gol di Plasmati (schierato dal primo minuto) dimostrando che c’è ancora del carattere. Del resto – come ha sottolineato a fine gara Pippo Pancaro – “non era giusto perdere”, ma qualche problema c’è, così è onesto pensare soprattutto alla salvezza più che sperare imprese ad oggi complicatissime.

La partita non è di quelle che meriterebbe di finire in videoteca, le occasioni per le due squadre non sono state molte e il terreno di gioco non aiuta. Così sono gli episodi a determinare il match come l’espulsione di Pelagatti che strattondo Vutov finisce negli spogliatoi e regala il penalty ai padroni di casa che con la trasformazione passano in vantaggio.

Ma c’è anche l’occasione che riaggiusta la partita quando Calil palleggia molto bene in area di rigore, scarica su Plasmati, che con di destro buca la porta cosentina.

Dalla Calabria il Catania torna con un punto e con la buone performance di Liverani e dello stesso Plasmati, ma Pancaro deve restituire serenità e lucidità in mezzo al campo, in quel reparto che proprio in avvio di stagione sembrava una macchina perfetta.