Via libera del Cdm alla dichiarazione dello stato di emergenza, per 12 mesi, in conseguenza dell’evento sismico che ha colpito il territorio dei comuni di Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Milo, Santa Venerina, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea, in provincia di Catania, il giorno 26 dicembre 2018.

Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri. Il governo stanzierà dieci milioni di euro per le prime attività post-sisma nel catanese. Per l’avvio delle prime attività di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite, si attingerò al Fondo per le emergenze nazionali.

L’Ordinanza di Protezione civile stabilisce immediatamente come potranno essere utilizzati i fondi. Un contributo massimo di 25.000 euro per la realizzazione degli interventi necessari a ripristinare in tempi rapidi le condizioni di agibilità degli immobili danneggiati non gravemente appartenenti ai nuclei familiari la cui abitazione principale sia stata sgomberata è il primo intervento fissato.

Si tratta di una misura predisposta “per la prima volta nella storia degli interventi emergenziali”, sottolinea una nota. E in caso di immobili condominiali, è previsto anche un contributo massimo di ulteriori 25.000 euro per il ripristino delle parti comuni dei fabbricati. L’ordinanza nomina Commissario delegato il Dirigente Generale del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, Calogero Foti: entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza in Gazzetta Ufficiale, dovrà predisporre un piano per l’organizzazione e l’effettuazione degli interventi di soccorso e assistenza alla popolazione e agli interventi urgenti e necessari per la rimozione delle situazioni di pericolo.

L’ordinanza prevede la possibilità di chiedere la sospensione delle rate dei mutui e l’assegnazione di un contributo per l’autonoma sistemazione, che può raggiungere un massimo di 900 euro mensili. I nuclei familiari composti da una sola unità percepiscono 400 euro, quelli composti da due unità 500 euro, 700 euro quelli composti da tre unità, 800 euro quelli composti da quattro unità e 900 euro quelli composti da cinque o più unità. È possibile disporre di ulteriori 200 euro mensili se in famiglia ci sono persone con handicap o con invalidità non inferiore al 67% o persone con più di 65 anni.

È inoltre previsto un contributo per il trasloco dei beni mobili ubicati nelle abitazioni danneggiate, nel limite massimo di euro 1.500, nonché la possibilità di reperire appositi depositi temporanei, ove custodire i beni, fino al ripristino dell’immobile e comunque non oltre la vigenza dello stato di emergenza. Entro 60 giorni il Commissario definisce le misure economiche di immediato sostegno al tessuto economico e sociale nei confronti delle attività economiche e produttive direttamente interessate dall’evento sismico e gli interventi, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo nelle aree colpite.

Al fine di valutare le prime misure di immediato sostegno il Commissario delegato, anche per il tramite dei soggetti attuatori dal medesimo individuati, definisce per ciascun comune la stima delle risorse a tal fine necessarie nel limite massimo di 25.000 euro. Per lo svolgimento delle verifiche di agibilità post sismica degli edifici e delle strutture interessate dall’evento sismico, il Commissario delegato potrà avvalersi anche dei tecnici delle Forze armate e dei Vigili del fuoco, delle Regioni e Province autonome, nonché di professionisti individuati dai Consigli nazionali dei professionisti, anche avvalendosi degli Ordini e Collegi professionali ad essi afferenti. L’ordinanza prevede, infine, l’impiego di un contingente straordinario delle Forze di polizia al fine di assicurare il presidio nei territori dei comuni colpiti dal sisma.

“Il Governo ha dato risposta immediata per #Catania”scrive il premier Giuseppe Conte su Twitter a pochi minuti dall’approvazione in Cdm dello stato di emergenza.