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Da Selvaggia Lucarelli al M5S, piovono critiche per la pubblicità di Catania sul Corriere

A Catania, ormai, la polemica è all’ordine del giorno ed ha superato i confini regionali. Il giorno dopo la pubblicazione del documento della Corte dei Conti che parla del possibile dissesto finanziario del comune, il comune stesso, pagando, si fa pubblicità sul Corriere della Sera con una pagina che, come scrive Bianco su Facebook, serve a “veicolare e pubblicizzare, sull’intero territorio nazionale, l’immagine della Città di Catania”.

La questione è stata portata alla ribalta, attraverso facebook, dalla giornalista, esperta in gossip, Selvaggia Lucarelli che, però, ha sottolineato come nella pagina pubblicitaria ci fossero degli errori macroscopici. Dalla parola Catania senza lettera maiuscola, alle frecce inserite a caso sulle immagini.

La Lucarelli l’ha messa sul piano grafico, il Movimento 5 stelle etneo, invece, punta contro il sindaco per una questione prettamente economica. “Con una città in pre-dissesto – si legge nella nota del M5S – e con le casse comunali depredate fino all’ultimo centesimo, la sua ultima trovata di stanziare 10mila euro più Iva per  in una pagina del Corriere della Sera è, a dir poco, scandalosa”.

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I 5 Stelle, poi, analizzano la questione nel particolare. “Nella delibera, firmata dal nuovo capo gabinetto del sindaco Giuseppe Spampinato, – continua la nota – l’offerta del quotidiano nazionale viene considerata ‘particolarmente vantaggiosa in relazione alle normali tariffe di mercato’ e, addirittura, si precisa che la mancata accettazione ‘comporterebbe un danno d’immagine certo e grave all’ente derivante dalla mancata promozione del territorio comunale’.

Secondo i 5 stelle “quei 10mila e passa euro non rilanciano Catania, – concludono nella nota – ma servono solo a gettare un po’ di polvere sugli occhi, dopo le batoste della Corte dei conti”.

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