Giornata catanese per l’ex presidente del Consiglio, Massimo D’Alema che nel capoluogo etneo propone le ragioni del No al referendum costituzionale di domenica prossima e continua il duello con l’attuale premier Matteo Renzi .
“E’ lui il capo della casta – replica D’Alema alla domanda posta da un giornalista che lo ha incalzato sulle dichiarazioni dell’ex sindaco di Firenze – .”Io non faccio parte più di una casta da diverso tempo, presiedo solo una fondazione culturale…”
D’Alema ha poi ricordato ‘causticamente’ al suo ‘primo’ nemico Renzi che “non voglio fare nulla.Io voglio semplicemente potere fare una campagna da cittadino contro una riforma costituzionale che ritengo sbagliata, dannosa per l’Italia”.
Accompagnato tra gli altri dall’ex presidente della Regione, Angelo Capodicasa, il lider maximo ha infine ricordato che “negli ultimi anni sono state fatte cinque riforme costituzionali di una certa importanza, quindi non è affatto vero che la Costituzione venga riformata una volta ogni trent’anni”.
D’Alema così ricorda di avere presentato una proposta che prevede la riduzione del numero dei deputati a 400 e la riduzione del numero dei senatori a 200. Poi c’è anche l’abolizione della cosiddetta ‘navetta’ “attraverso un sistema che si chiama comitato di conciliazione che è quello adottato negli Stati Uniti d’America e che prevede anche che si stabilisca in Costituzione il diritto di tutti i cittadini di scegliere la persona da cui vogliono essere rappresentato. Diritto che oggi ci è negato”.
“Una riforma piccola – conclude D’Alema -, tre articoli essenziali e che ha già raccolto l’adesione di 180 tra depuauti e senatori dei più diversi gruppi politico. del tutto trasversale che potrebbe essere approvata quindi molto rapidamente…”
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