Dovrà restituire 60 mila euro alle casse del comune di Aci Catena del quale era sindaco all’epoca dei fatti. Diventa, infatti, definitiva la condanna della Corte dei conti nei confronti di Pippo Nicotra, deputato regionale del Pd.
La condanna riguarda il conferimento di cinque incarichi di consulenza che per la loro tipologia non sarebbero stati legittimi. La vicenda risale al 2008 quando l’ allora primo cittadino eletto nelle liste di Articolo 4 con una delibera di giunta aveva istituito una “unità di staff intersettoriale alle dipendenze del sindaco”, composta in parte da dipendenti comunali e in parte da consulenti esterni. A cinque professionisti reclutati fuori dall’ amministrazione, in particolare, Nicotra aveva affidato compiti di organizzazione delle manifestazioni culturali, gestione delle problematiche ambientali, gestione delle problematiche di protezione civile, sviluppo del territorio e programmazione delle opere pubbliche, contrasto all’evasione tributaria.
Tutti incarichi rinnovati più volte fino alla metà del 2011 ma secondo i giudici contabili quelle funzioni non erano direttamente riferibili al sindaco e alla sua attività di indirizzo politico ma ad attività proprie dell’ente comunale e dunque andavano svolte da personale interno.
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