Domani alle ore 10.30, a Catania, nella suggestiva location della cappella Bonajuto, l’esordio di Solosicilia, laboratorio di cultura politica e sociale, nato dall’iniziativa di Giuseppe Arena, già vicesindaco di Catania e parlamentare regionale, Roberto Commercio ex parlamentare nazionale e Armando Glorioso, sindaco di Nissoria.

Ne parliamo con Vincenzo Mattina, nisseno doc, vicesegretario regionale del “SAPPE”, sindacato autonomo di polizia penitenziaria, e componente del direttivo di Solosicilia.

Perché avete scelto questo nome, non vi sembra troppo impegnativo?
“Assolutamente no. Solosicilia nasce dall’esigenza di rimettere la Sicilia al centro del ragionamento politico, i partiti nazionali e non, presenti sul territorio, sembrano essersene dimenticati. Nessuno più parla di Sicilia, e dei temi tanto cari ai siciliani: ponte sullo stretto, benzina defiscalizzata, case da gioco, difesa di olio e pomodoro locale, dalle invasioni tunisine e marocchine, tanto per citare alcuni esempi.”

Non vi sembra di riproporre la solita solfa trita e ritrita?
“Altro che solfa trita e ritrita, sento parlare del ponte sullo stretto da quando ero bambino, e ancora per “approdare” in Italia serve tempo, affronti code e paghi un sacco di soldi.  Prima di entrare in Europa, dovremmo “rientrare” in Italia.
Erdogan ha addirittura inaugurato in tempi da record il terzo ponte sul Bosforo, e noi, isolani e isolati, ancora sfogliamo la margherita.  Senza infrastrutture, strade, autostrade, porti, autoporti e nuovi aereoporti ma sopratutto senza il ponte, siamo condannati all’isolamento in un girone infernale, che proprio non meritiamo.”

E sulle case da gioco in Sicilia, come la mettiamo con il rischio di infiltrazioni mafiose?
“Questa storia ci ha stancato. I casinò esistono in tutto il mondo, anche in Italia, purtroppo solo al nord. A Malta, isola intelligente, ricca e felice, hanno da poco inaugurato il quarto e in Sicilia, stiamo a guardare. Eppure ritengo esista la mafia americana, russa, francese, cinese e via discorrendo, si tratta di un cancro, una piaga mondiale, non di un problema siciliano e quindi continuare a utilizzare queste argomentazioni, debolissime peraltro, per impedire l’istituzione di case da gioco in Sicilia, mi sembra assurdo e anacronistico. Noi siciliani vogliamo essere rispettati, vogliamo voltare pagina, insomma vogliamo una nuova chance, e Solosicilia serve proprio a questo: a ricordare a chi di dovere, che i siciliani, stanchi delle solite chiacchiere e promesse pre-elettorali, non ne possono più e hanno bisogno di certezze e risposte concrete.
È finito il tempo del granaio siciliano di voti, i partiti nazionali se ne renderanno conto molto presto.”

Minacciate di diventare partito, anche voi, non siete in troppi?
“Solosicilia non è un partito, ne un movimento bensì un associazione di pensiero e azione. Un laboratorio di cultura politica e sociale dove donne e uomini di Sicilia, si incontrano, si confrontano, elaborano tesi e progetti per la “sopravvivenza” del territorio e nel territorio e quando serve, alla bisogna, sono pronti a scendere in campo nelle tornate elettorali, per difendere i diritti dei siciliani. C’è gente che non ha mai fatto politica da noi, ci sono però anche decine di amministratori locali, abbiamo un sindaco, consiglieri comunali, c’è Ruggero Strano, segretario nazionale degli autonomi di polizia, insomma storie politiche personali e professionali  variegate, “incollate” da un denominatore comune: la Sicilia in testa e sopratutto nel cuore.
Ritengo che da giorno 27, si tornerà finalmente a parlare della nostra meravigliosa terra, grazie all’azione di pungolo incessante, di proposta quando non di critica e denuncia, di Solosicilia, nata per difendere un popolo siciliano che non può più”.