Se sarà un buon presidente lo certificherà la storia, certamente Donald Trump sarà il primo inquilino della Casa Bianca a mettere piede ufficialmente sul suolo siciliano.

Il nuovo ‘leader del mondo libero’, infatti, fra i primi impegni internazionali del 2017 troverà in agenda il G7 in programma a Taormina in maggio.

Come anticipato più volte quando il premier Matteo Renzi cominciò ad ipotizzare l’organizzazione del vertice dei grandi della Terra in Sicilia, il presidente statunitense sbarcherà a Sigonella ed una delle ragioni che hanno visto prevalere le ragioni di Taormina è stata proprio la vicinanza con la base che può permettersi, più di ogni struttura aeroportuale siciliana, di far atterrare il poderoso Air Force One.

Il protocollo dell’evento è ancora top secret, ma nel corso della presentazione del G7 a Taormina, Renzi ha rivelato che i leader poseranno per la foto ufficiale all’intero del Teatro Antico, quella porzione di mondo che ha affascinato chiunque:  Un luogo che è difficile da trovare o immaginare…”, copyright proprio del presidente del Consiglio italiano.

In quei giorni di maggio il presidente statunitense, con ogni probabilità e lontano dai riflettori dei media italiani, si intratterrà con i suoi connazionali che lavorano a Sigonella, quel pezzo di Stati Uniti alle falde dell’Etna in cui spesso si determinano importanti operazioni militari, quella parte di mondo che stanotte ha fatto le ore piccole per conoscere il volto del nuovo ‘commander in chief’.