C’è fermento ad alta quota in Sicilia dove si prevede l’innesto di nuove guide sull’Etna e sulle montagne siciliane. Misure che passano dalla burocrazia regionale e anche dal Tar che ha detto la propria sulle nuove figure professionali in grado di accompagnare i turisti nelle escursioni.

Lunedì scorso, infatti, i giudici amministrativi hanno respinto il ricorso presentato contro il decreto della Regione che ha istituito le cosiddette guide di media montagna, una figura inserita dall’assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo, in una norma dell’ultima Finanziaria in cui era stata specificata la possibilità di un rilancio turistico ed occupazionale.

Dopo la pubblicazione a fare richiesta di abilitazione (è prevista poi la valutazione di una commissione) sarebbero state circa 200 persone, mentre da un gruppo di guide e anche dal M5S erano state sollevate delle perplessità sulla norma che si richiama ad una vecchia legge del 1989, così si è arrivati davanti al Tar di Palermo.

Bisognerà capire, però, come potranno convivere questi accompagnatori con le guide alpine e vulcanologiche presenti sull’Etna e soprattutto come dovranno essere gestite le eventuali limitazioni altimetriche visto che finora la titolarità all’accompagnamento dei turisti ad alta quota è stata una peculiarità delle guide tradizionali.

E’ probabile, quindi, che la vicenda possa proseguire il ‘sentiero’ della giustizia amministrativa attraverso un appello alla decisione del Tar da parte di chi aveva presentato il ricorso.

Intanto l’assessore Barbagallo giovedì scorso ha firmato un altro decreto che prevede il bando per la formazione di altre venti guide vulcanologiche dopo quelle che si sono abilitate nell’ultimo corso indetto nel 2016 dopo 15 anni di stop.

Infine proprio oggi sono stati consegnati i diplomi ai nuovi 21 maestri di sci alpino che hanno partecipato al quarto corso curato dal Collegio regionale della Sicilia.