I risultati elettorali delle ultime Amministrative, come è noto, hanno lasciato il segno soprattutto in casa Pd. All’ombra dell’Etna, già il giorno dopo i ballottaggi, sono cominciati mugugni e ripicche che forse solo la festa nazionale in programma a Catania riuscirà a far rientrare.

L’ala cigiellina, che fa capo ad Angelo Villari, Concetta Raia e Luisa Albanella, poche ore dopo il voto sollevò qualche perplessità sottolineando che il Pd “o recupera diversi mondi con politiche sociali diverse oppure rischiamo di smarrirsi”.

Il gruppo, tutto a trazione ex ds, in Sicilia ha dato vita a DemoSì di cui fa parte anche l’assessore regionale Antonello Cracolici e si è sempre collocato in quella area vasta della sinistra dem che dopo il congresso nazionale in cui è stato incoronato Matteo Renzi si è poi frammentata in varie componenti della minoranza del partito.

In particolare la necessità dei DemoSì catanesi è quella di far valere le ragioni dei temi tradizionali dell’universo di sinistra: il lavoro ed il sociale.

Così la sponda naturale a livello nazionale è quella della componente ‘Sinistra è cambiamento’ che fa capo a Cesare Damiano e Maurizio Martina. Proprio in occasione della visita del ministro dell’Agricoltura non è passato inosservato il colloquio fra il componente dell’esecutivo nazionale e l’assessore comunale Angelo Villari.

Proprio Martina è considerato l’artefice della vittoria del centrosinistra a Milano ed è la figura a cui molti dem guardano come sintesi fra la maggioranza renziana e le minoranze del partito.

Intanto l’ex ministro del Lavoro, Damiano lunedì sarà a Catania per presentare la cosiddetta ‘Agenda Sociale’, un documento programmatico che rilancia quei temi cari alla componente DemoSì. Insomma gli elementi per un matrimonio ci sono tutti, mancano solo nozze che, probabilmente, si celebreranno lunedì.

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