interessante pubblicazione archeogastronomica di marco blanco

Il ‘caso’ dell’arancinu-arancina già nel 1800: scoperto un antico appunto dei padri cassinesi (FOTO)

Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei! Mai massima fu più azzeccata in riferimento al nuovissimo libro di Marco Blanco, una sorta di atlante di archeogastronomia siciliana utile per i lettori di tutti i palati.

Il testo, “I quaderni di Archestrato Calcentero – Divagazioni archeogastronomiche in terra di Sicilia” (Bonfirraro editore), dedica un intero capitolo all’arancino non riuscendo tuttavia a risolvere la diatriba che da secoli divide la Sicilia: si dice arancino o arancina?

Le ricerche di Blanco cominciano nel Monastero dei Benedettini, gioiello barocco di Catania, dove in l’autore scopre in un libro di vivande dei padri cassinesi una della più importanti testimonianze enogastronomiche: “Un pizzino – racconta lo scrittore – antedata almeno all’inizio dell’Ottocento l’uso del termine “arancinu\arancina” per l’amata polpettina salata di riso (servita in questo caso con una farcitura di lardo e uova ) e impone nuove considerazioni in merito”.

Leggi anche

E’ morto Enzo Patanè, il re degli arancini di Valverde

Anche allora, quindi, il derby fra le due anime della Sicilia era in atto, né si riesce a risalire all’origine della pietanza.

“Esistono testimonianze che certificano la presenza della polpetta di riso già nel Medioevo, ma è difficile stabilirne l’origine, né si potrà porre fine alla diatriba sul genere, ingredienti, forma e come va mangiato. L’importante è che sia buono!”, dice a BlogSicilia lo scrittore modicano.

Leggi anche

L’arancina più buona di Palermo al Festival del Giornalismo Enogastronomico

Il volume di Blanco si arricchisce di un mémoire prestigioso nato a quattro mani dalla nobile firma di Simonetta Agnello Hornby, grande esperta di storie siciliane, e dal giornalista e comunicatore enogastronomico Carlo Ottaviano, in uscita in tutte le librerie Mondadori e nelle migliori d’Italia. La prefazione è di Giancarlo Poidomani, docente di Storia Moderna presso la facoltà di Scienze Politiche di Catania.

Divertenti aneddoti e ricette prestigiose, curiosità per i palati più fini si intersecano, dunque, a un’ironia intelligente che vibra tra le pagine di questo piacevolissimo racconto a capitoli, dove è la Sicilia a farla da padrona, con la sua prepotente tradizione culinaria che si impone oggi in ogni angolo del mondo.

effelle

Leggi l'articolo completo