Chiusura amara del 2017 del Catania, amarissima. Nell’ultima partita dell’anno al Massimino passa la Casertana e i rossazzurri sprecano l’ennesima occasione per avvicinarsi al Lecce capolista. E’ vero che la squadra di Lucarelli può lamentare un arbitraggio tutt’altro che perfetto, ma è anche vero che il Catania deve fare mea culpa perché in questa prima parte di campionato ha sprecato tutte le occasioni per avvicinarsi alla testa della classifica e lo ha fatto sempre al Massimino. Nella giornata che doveva portare il Catania a meno 1 dal Lecce, i rossazzurri si ritrovano a meno 4 e dopo la pausa si riparte proprio dalla partita del Via del Mare. Davvero un peccato perché arbitraggio a parte, il Catania non ha giocato una delle migliori partite, ha sofferto la pressione di dover fare risultato e si è lasciato innervosire dalle decisioni del direttore di gara. Una squadra che vuole vincere il campionato deve essere superiore.
LA PARTITA. Squadra che vince non si cambia o quasi se le assenze ti costringono a farlo. Lucarelli conferma modulo e, in parte, anche uomini delle due vittorie consecutive in trasferta. Marchese è costretto a giocare centrale, mentre in panchina si rivedono Lodi e Di Grazia.La posta in palio è altissima, perché per l’ennesima volta il Catania ha l’occasione di accorciare il gap dal Lecce, peraltro prima della sfida del Via Del mare che arriverà dopo la sosta.
Pronti via ed il Catania si getta subito in avanti alla ricerca del vantaggio che, però, dopo appena 7 minuti trova la Casertana con Padovan che controlla e calcia dal limite dell’area totalmente indisturbato. Catania totalmente imbambolato nei primi minuti e Casertana che trova anche il 2 a 0 al minuto 13 ancora con Padovan che scatta tutto solo in sospetto fuorigioco.
Incredibile, ma vero. Nella partita da vincere a tutti i costi, il Catania si trova sotto di 2 gol dopo pochi minuti. I rossazzurri devono reagire e lo fanno subito con Fornito che riceve un pallone in area di rigore e realizza la rete dell’1 a 2.
Dopo i sussulti iniziali la partita vive una fase in cui non si vede molto e, infatti, per trovare un’azione degna di nota si deve arrivare alla mezz’ora quando ci prova Ripa senza però impensierire il portiere ospite. Lo stesso Ripa, poco dopo, tenta la conclusione da posizione impossibile, ne viene fuori qualcosa a metà tra tiro e cross.
Il primo tempo finisce con i campani in vantaggio e il Catania che protesta e recrimina per un arbitraggio assolutamente censurabile. In avvio di ripresa Padovan ci riprova, poi è Bucolo a infiammare il Massimino con un’azione personale. Una punizione di Mazzarani impegna il portiere Cardelli, poi è ancora Bucolo a tentare la conclusione. Il Catania comincia a macinare gioco e Lucarelli inserisce Di Grazia al posto di Esposito e Caccetta al posto di Bucolo.
Si gioca senza schemi e, dir il vero, senza molte idee: il Catania attacca a testa bassa e si espone al contropiede casertano. Entra anche Manneh al posto di Fornito, mentre Ripa, di testa, sfiora il pareggio ma Cardelli si supera per respingere il pallone. Entra anche Lodi al posto di Mazzarani: ultima mossa di Lucarelli per cercare di cambiare la partita. Proprio Lodi serve a Ripa il pallone del pari, ma l’attaccante da ottima posizione non trova la porta.
Pisseri deve fare gli straordinari per tenere in partita i suoi, mentre un colpo di testa di Caccetta finisce fuori di poco. Il tempo passa e la Casertana comincia a credere nell’impresa, anche perchè l’arbitro concede, incredibilmente, solo 4 minuti di recupero. Tempo in cui il Catania riesce solo a calciare con Di Grazia lontano dalla porta. Finisce 2 a 1 per la Casertana, il Lecce guadagna un punto sui rossazzurri e, alla ripresa del campionato, potrà giocare il big match con meno pressione e con un buon vantaggio.
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