The end: oggi giornata finale, col ‘botto’ alla festa nazionale dell’Unità di Catania con il premier Matteo Renzi. E che il ‘botto’ sia solo metaforico e non per via di proteste e manifestazioni anti-premier già annunciate.
Si conclude così la lunga kermesse politica a marca Pd, a marca governo per la prima volta svoltasi nel mezzogiorno. 

In quindici lunghi giorni di convegni, interventi, dibattiti, concerti e panini con polpette di cavallo (e non solo di cavallo ma questa è un’altra storia in tema di tipico ‘slang’ catanese…) a colpi di big della politica nazionale, non sono certo mancate le ‘locali’ lamentele sulla scelta della location, la villa Bellini, sulle presenze non certo ‘oceaniche’ ed in ultimo, il rinvio odierno della partita del campionato calcistico di Lega Pro, Catania-Fondi. A proposito, in una città praticamente blindata, non si escluderebbero forti proteste dei tanti ‘segmenti’ anti-renziani come ‘No Muos’, gruppi di insegnanti, soprattutto sinistra antagonista (corteo di protesta che partirà nel pomeriggio direzione Villa Bellini) e forse, chissà, anche tifosi rossazzurri arrabbiati.

Venendo poi al merito della visita politica del premier, non si può negare che sarà il ‘suggello Democrat’ all’indomani della firma, nella Valle dei Templi, del Patto per la Sicilia
Firma, leggi  più di cinque miliardi ovvero soldi che, come detto proprio ieri da Renzi ad Agrigento, “possono essere monitorati e controllati. Dobbiamo spendere in modo trasparente. Questa dimensione del progetto è forse quello che è mancato nel passato”. 
C’è da giurarci, probabilmente, che il Premier, anche oggi nel capoluogo etneo, ribadirà le potenzialità turistiche dell’Isola dove peraltro, a Taormina, si terrà il G7. 
Insomma, oltre ad evidenziare tutti i temi cari all’attuale esecutivo in testa all’agenda politica, referendum costituzionale e legge elettorale in primis, difficile come peraltro emerso nelle due ‘settimane democratiche’ etnee, che vengano fuori particolari scoop in relazione alla politica siciliana anche se proprio l’Isola sara’ guarda un po’ la prima terra di consultazioni elettorali post referendarie. Amministrative di Palermo e regionali. 
Chiaro che poi, magari, negli ‘elitari’ box Dem dietro il palco, dove i big si ritrovano prima di andare in pubblico,si sia già deciso tutto sul post Crocetta e quant’altro…