E’ scattata all’alba l’operazione “New Faces”: su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, i carabinieri della Compagnia di Palagonia, supportati dai reparti specializzati (Nuclei Cinofili ed Elicotteri), hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, nei confronti di 6 persone per i reati di associazione mafiosa ed estorsione, con l’aggravante di aver commesso il reato avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà tipiche di un’associazione mafiosa e con finalità di agevolarla.

I sei arrestati dell’operazione “New faces” sono Salvatore Alessandro Ferraro di 46 anni, Luigi Scuderi di 57, Mario Compagnino di 47, Rocco Farruggio di 48, Pierpaolo Di Gaetano di 47 e Salvatore Musumeci di 62. Gli arrestati sono stati rinchiusi nelle carceri di di Siracusa e Caltagirone.

Nel calatino c’era un gruppo di estorsori che ricevuto il mandato dalla famiglia catanese di Cosa nostra Santapaola-Ercolano per un certo periodo di tempo, ha gestito il racket delle estorsioni nell’area che da Palagonia si allunga sino a Militello in Val di Catania.

Era lì in quel luogo che i commercianti vessati dalle continue richieste di pizzo si sono rivolti ai carabinieri: le intercettazioni e i pedinamenti hanno radiografato la struttura criminale che operava in quei luoghi. E così è emerso che il gruppo era capeggiato da Salvatore Ferraro di Palagonia.

Le indagini hanno consentito di documentare come gli indagati avvicinassero le loro vittime e con minacce richiedessero, in alcuni casi il versamento di un una somma iniziale, quantificata in cinque mila euro, ed una mensile di altri mille, ed in altri il versamento di denaro ed una percentuale del 2% su ogni “macchina di cemento scaricata”.

In almeno due circostanze le vittime venivano fatte segno di vere e proprie aggressioni fisiche per costringerle ad aderire alla richieste estorsive, e ad una di queste veniva sottratta anche l’autovettura, poi data alle fiamme.