È tornato in libertà Francesco Rapisarda, 73 anni, “sovrano” della Gran loggia massonica Federico II Ordine di stretta osservanza,  che era stato posto agli arresti domiciliari lo scorso 15 giugno nell’operazione ‘Brotherhood’ della guardia di finanza su presunti rapporti tra mafia e massoneria.

Lo ha decisione è stata assunta dal Tribunale del riesame che, accogliendo la richiesta dei legali dell’uomo. I giudici hanno anche annullato l’ordinanza per quanto riguarda l’aggravante dell’uso del metodo mafioso, riconducendo la turbativa d’asta all’ipotesi semplice prevista dal codice penale.

Lo stesso provvedimento è stato adottato per altri due indagati che erano agli arresti domiciliari: Carmelo Rapisarda, fratello di Francesco, e Armando Tiezzi, difeso dall’avvocato Angela Chimento.

Secondo l’accusa professionisti ed esponenti della massoneria si sarebbero rivolti a esponenti del clan Ercolano per l’aggiudicazione di beni in aste giudiziarie e per ottenere appalti pubblici.