Un paio di ore per ribadire due concetti. Il primo che ci fu una combine per salvare il Catania dalla retrocessione. Secondo che il meccanismo illegale è servito per produrre un illecito arricchimento.
Oggi è stato il giorno dell’accusa al processo dinanzi al giudice dell’udienza preliminare Francesca Cercone passato già alla storia “Treni del gol” e che ha già portato alla sentenza della giustizia sportiva che ha condannato il Catania, per responsabilità diretta, alla retrocessione in Lega Pro con penalizzazione.
Oggi a Catania la requisitoria del pubblico ministero Alessandro Sorrentino che, alla fine, ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati.
Il caso giudiziario riguarda una presunta compravendita di cinque partite di calcio nel campionato di serie B 2014/2015. Incontri che vennero truccati – secondo l’accusa – da un gruppo con a capo il presidente del Catania Calcio Nino Pulvirenti.
Imputati sono: Antonino Pulvirenti, ex presidente del Catania,Pablo Cosentino, ex amministratore delegato della società, Daniele Delli Carri, ex direttore sportivo degli etnei, Fernando Arbotti, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi e Gianluca Impellizzeri.
Il pm Alessandro Sorrentino ha ipotizzato nei loro confronti i reati di associazione a delinquere e frode sportiva.
Nel procedimento penale si sono costituite parte civile la Sks365 Malta Limited, una società di scommesse che nel corso dell’udienza preliminare ha depositato un documento in cui si evince un anomalo flusso di scommesse per la gara Catania-Avellino giocata a maorzo del 2015 e poi la Federazione gioco calcio, la Lega di Serie B e cinque associazioni di consumatori e di categoria, oltre a tifosi e abbonati.
Sette sono i sostenitori che saranno parte civile in quanto avevano sottoscritto l’abbonamento per la stagione calcistica di Serie B 2014/15 con l’aspettativa, così come scrive il Gip, di presenziare a manifestazioni sportive corrette, e avevano poi acquistato un abbonamento per la stagione successiva, ‘trasformato’ in abbonamento di Lega Pro. Piu’ di 20, invece, quelli che saranno parte civile in quanto titolari dell’abbonamento.
Uno solo il sostenitore che sarà parte civile perché aveva acquistato il tagliando di Curva Sud per la partita Catania-Livorno del 2 maggio 2015 (finita con il risultato di 1-1) anche in questo caso con l’aspettativa di presenziare a manifestazioni sportive corrette.
Sei le persone che saranno parte civile al processo per aver effettuato scommesse sulle partite sotto inchiesta “confidando nella lealtà delle competizioni sportive”.
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