Parte da Catania il primo passo per la costituzione della sinistra unita in Sicilia, in attesa dell’appuntamento nazionale di “Cosmopolitica”, la tre giorni che si terrà a Roma dal 19 al 21 febbraio che vedrà la nascita del nuovo soggetto politico a sinistra del Pd.

Nel capoluogo etneo si è svolta l’iniziativa di presentazione del nuovo percorso della sinistra a cui hanno partecipato, fra gli altri, i deputati nazionali di Sinistra Italiana Erasmo Palazzotto e Alfredo D’Attorre.

Tanti i partecipanti delle forze della sinistra siciliana e tanti anche i volti noti: da Matteo Ianitti, candidato della sinistra alle scorse elezioni comunali di Catania, a Danilo Festa, ex Pd e candidato sindaco a Motta Sant’Anastasia alle scorse comunali, tra i primi a denunciare l’ingresso nel Partito democratico di soggetti che nulla avevano a che fare con il Pd.

Se il vecchio blocco di potere del centrodestra siciliano si ricolloca nel PD che ci ha raccontato in queste ore Faraone, è compito della sinistra costruire un’alternativa credibile per sconfiggerlo e restituire alla Sicilia una speranza – commenta il deputato di Sinistra italiana Erasmo Palazzotto – noi siamo qui oggi per dire che immaginiamo una riconversione ecologica dell’economia siciliana che metta al bando le trivellazioni e gli inceneritori, per affermare l’etica dei comportamenti contro il trasformismo del potere. Crocetta e Faraone sono due facce della stessa medaglia, di un Partito democratico che ha governato in continuità con i Governi di Cuffaro e Lombardo e purtroppo anche con le stesse facce”.

“Salvare la Sicilia dal disastro amministrativo e politico è il primo obiettivo che si darà in Sicilia la costituente forza della Sinistra – continua Palazzotto – servirà costruire un’alleanza con tutte le forze politiche e sociali che si ritengono alternative all’attuale sistema di potere che governa ed ha governato l’Isola”.

“Quello che sta accadendo nel Pd in Sicilia, spiegato con chiarezza dalle parole di Cuffaro, è tutt’altro che un caso isolato in Italia – dichiara il deputato nazionale ex Pd Alfredo D’Attorre – siamo di fronte allo snaturamento della composizione sociale e dei valori fondanti del Pd. Sono contento delle parole molto nette di Bersani. Mi auguro che presto possano seguire atti conseguenti. È ormai superfluo chiedere a Renzi conto del fatto che gli amici di Cuffaro, Verdini e Cosentino si avvicinino al Pd. Occorre prendere atto di un’amara realtà: chi è fuori posto nel Pd renziano non sono questi signori, ma chi, come Bersani, ha dedicato ogni sforzo a costruire il Pd come forza progressista e di centrosinistra e oggi deve constatare la mutazione profonda di questo progetto”.

“La politica è poco credibile perché è ipocrita – dice invece Danilo Festa – non si può far finta di non sapere che prima del “congelamento” del tesseramento c’è stata una vergognosa pagina di “liquefazione” dei circoli territoriali, proprio mentre la dirigenza del Pd concludeva accordi elettorali con i cuffariani. Non è bastato il nostro grido di dolore, serviva Cuffaro, appena uscito dal carcere, per ricordare a Raciti che il Pd è ormai la sommatoria di interessi e poteri, di segreterie e negazioni di ideali, di numeri e consensi di ogni genere”.