“La Ragusa Catania si farà e non ci sarà pedaggio”. Lo ha detto il ministro Danilo Toninelli mostrando l’accordo firmato tra il concessionario autostradale Sarc e l’Anas che subentra al concessionario uscente, ne acquista il progetto attraverso la valutazione di un collegio indipendente di ingegneri, e diventando il soggetto attuatore finalmente fa partire il cantiere, un cantiere che i siciliani stanno attendendo da più di trent’anni.
«Nonostante le polemiche, nonostante Musumeci – aggiunge ancora il ministro -, nonostante le tante difficoltà, oggi possiamo dire che finalmente parte questo cantiere con un accordo che ha alle spalle tantissimo lavoro fatto da me, dal mio staff e da questo ministero. Il modello di concessione precedente avrebbe portato alla costruzione di una autostrada che sarebbe costata per chi andava ad utilizzarla fino a 15 euro di pedaggio per pochi chilometri. Il modello nostro invece porterà alla costruzione di questo cantiere in modo veloce, con risorse pubbliche e a zero pedaggio: sarà gratis».
Per il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì una notizia positiva ma resta la cautela. «Eravamo stati messi a conoscenza delle trattative serrate che si stavano conducendo, proprio in occasione dell’ultima riunione del Cipe, e il ministro stesso aveva manifestato ottimismo probabilmente aveva qualche notizia già positiva. Stiamo aspettando sviluppi sulla vicenda – commenta il primo cittadino di Ragusa -. Comunque ci sarà una riunione del Cipe la prossima settimana in cui speriamo che progetto venga approvato».
Prevale la cautela. «Non abbassiamo la guardia; certamente l’accordo è un passo importante ma siamo ancora a una fase embrionale, manca il progetto esecutivo e aspettiamo l’apertura dei cantieri. Ci attendiamo con urgenza che venga stilato un cronoprogramma».
La risorse che il privato non metterà più a disposizione, saranno approntate dal Ministero dell’Economia. «Il ministro Tria ha detto che garantiva le risorse che avrebbe dovuto mettere il concessionario – dice Cassì -. La Regione farà la sua parte con importi già stanziati. Il progetto complessivo era tra gli 800 e 900 milioni sui quali già c’era un finanziamento pubblico di circa metà dell’importo». Quali i tempi? «In una nota inviata al ministero, l’Anas diceva che, pur portando avanti la trattativa per delega, voleva garanzie affinché quel progetto potesse passare alle fasi successive senza tornare indietro. Insomma, si parte da qui non da zero. E il ministro Toninelli ha detto che avrebbe fatto realizzare l’opera negli stessi tempi previsti. Il precedente cronoprogramma parlava di 4 mesi per il deposito del progetto esecutivo e meno di 4 anni per taglio del nastro. Vediamo. Intanto iniziamo».
Dai 5 Stelle siciliani – parlano i deputati all’Ars Giancarlo Cancellieri e Stefania Campo – il plauso per il risultato epocale raggiunto e un monito: «Chi si era schierato dalla parte dei Bonsignore (il contraente privato, ndr) senza averne mai chiarito il motivo, chi è stato omertoso e falso sul costo del possibile pedaggio di 24 euro, chi ha fatto terrorismo psicologico nei confronti dei propri cittadini elettori, chi ha urlato durante i pubblici dibattiti inveendo contro il Ministro e contro la deputazione 5 Stelle locale e chi ha fatto le marcelonghe sulla Rg-Ct causando traffico e pericolo, sappia che non ha contribuito per niente alla velocizzazione dell’accordo. Ha causato solo un danno, ha prodotto solo ritardi, ha dato manforte alla ditta privata nella trattativa». Cancellieri che è vicepresidente Ars incalza: «Dite a Musumeci che fare ostruzionismo non fa bene a nessuno, serve solo a ingrassare il suo ego. Solo la determinazione del Governo del Movimento 5 Stelle permette di raggiungere grandi risultati per la Sicilia, nonostante Musumeci»
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