Catania

Le mani della Stidda nel mercato di Vittoria, sequestrati beni per 35 milioni

Beni per 35 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Catania a Emanuele ‘Elio’ Greco, di 59 anni, ritenuto alleato di esponenti di spicco del clan Carbonaro- Dominante della Stidda, nella gestione del mercato degli imballaggi destinati alle produzioni ortofrutticole di Vittoria, uno dei più grandi centri di distribuzione italiani dell”oro verde’.

Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale su richiesta della Dda della Procura di Catania.

Gli approfondimenti effettuati dagli specialisti delle Fiamme Gialle catanesi sono consistiti nella messa a sistema del vasto compendio indiziario a carico di GRECO tratto dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, dall’esame di documentazione bancaria e contabile, dalle evidenze di atti pubblici e scritture private, dalle risultanze emerse a seguito di verifiche fiscali e, da ultimo, dalle intercettazioni telefoniche e ambientali eseguite nell’ambito dell’operazione “GHOST TRASH” eseguita dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Catania che portò, nel dicembre 2017, all’esecuzione di 8 misure restrittive personali e al sequestro di beni per oltre 15 milioni di euro.

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Gli accertamenti patrimoniali, eseguiti dai Finanzieri del G.I.C.O. di Catania, hanno permesso di tracciare analiticamente, secondo l’accusa, il profilo soggettivo del GRECO, di ricostruire il complesso quadro di imprese da lui di fatto gestito individuandone gli asset patrimoniali illecitamente accumulati nonché l’acquisizione di beni privati con risorse finanziarie di provenienza illecita.

La “qualificata” pericolosità sociale del proposto si fonda, secondo la procura, su più condanne riportate negli anni ’90 quando GRECO, unitamente ad altri sodali, costituendo un gruppo armato, era dedito alla commissione di rapine presso banche, portavalori e gioiellerie. Successivamente, alla fine del 1994, il GRECO riportava una condanna in primo grado (in appello poi favorevolmente definitasi per l’indiziato) dalla quale emergeva la sua vicinanza al clan Dominante, il cui capo, in quel periodo, intento a riorganizzare le fila della formazione mafiosa, reclutava, tra i nuovi adepti, figure di provata e riconosciuta attitudine criminale quali già erano i fratelli Emanuele e Raffaele GRECO. Negli anni Duemila, la sua partecipazione all’associazione mafiosa – peraltro messa in evidenza da più collaboratori di giustizia – si manifestava attraverso le nuove vesti di amministratore di realtà imprenditoriali, intento a spartirsi il mercato degli imballaggi del mercato di Vittoria (RG) stringendo affari con altri soggetti malavitosi operanti nel medesimo territorio. Ciò fino al 2017, quando la Guardia di Finanza di Catania eseguiva la richiamata operazione “GHOST TRASH”.

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E’ nota la vocazione prevalentemente agricola della città di Vittoria (RG) e del connesso fiorente settore del confezionamento dei prodotti ortofrutticoli (cartoni, cassette di legno e di plastica). Ebbene, nelle pronunce di riesame dell’ordinanza cautelare “GHOST TRASH”, il Tribunale etneo evidenziava come i CONSALVO, PUCCIO Giombattista e GRECO “Elio”, mettendo a frutto la loro appartenenza alla malavita organizzata, si affermavano nel territorio come imprenditori specializzati, in assenza di qualsiasi significativa, precedente esperienza di management aziendale. Dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e dalle evidenze investigative della citata operazione del G.I.C.O. di Catania, si rileva che, dopo una fase iniziale di conflittualità d’interessi economici contrapposti per il controllo del mercato, PUCCIO, CONSALVO e GRECO decidevano di sostenersi reciprocamente acquisendo il predominio del settore, dettando le “regole del gioco” anche agli altri operatori non partecipanti al cartello mafioso, senza peraltro avere la necessità di ricorrere all’uso della violenza, così dividendosi i lucrosi guadagni. Al riguardo è significativo il sostegno economico fornito da GRECO al PUCCIO a seguito dell’incendio doloso che aveva colpito la sua azienda di imballaggi nonché il finanziamento dello stesso GRECO di attività economiche riconducibili ai CONSALVO e a VENTURA Giombattista sempre operanti nel settore degli imballaggi.
Il quadro soggettivo dell’odierno destinatario della misura ablativa è arricchito da vincoli familiari e frequentazioni con soggetti già colpiti da provvedimenti di sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza e gravati da allarmanti carichi giudiziari. Così, uno dei fratelli di Emanuele GRECO, in affari con il proposto dal 2000 nella gestione di una ditta agricola, è sorvegliato speciale con precedenti per reati associativi, armi e rapina; il cognato e i nipoti, appartenenti alla famiglia SALERNO, gravati da precedenti in materia di armi e stupefacenti, sono ritenuti, dai collaboratori, legati alle famiglie gelesi degli Emmanuello e dei Rinzivillo. Inoltre, il figlio ultimogenito di “Elio” GRECO e un dipendente delle sue imprese sono stati rinviati a giudizio, nel marzo 2017, per rispondere di minaccia continuata in danno del giornalista Paolo BORROMETI, persona sotto tutela per una serie di articoli stampa nei quali focalizzava l’attenzione sugli intrecci affaristico-mafiosi che si registrano nel territorio della Sicilia sud-orientale.

Va aggiunto che le principali imprese nel tempo gestite da GRECO e dai suoi familiari prestanome sono state raggiunte anche da interdittive antimafia emesse dalla Prefettura di Ragusa per il registrato tentativo di nascondere il reale assetto gestionale, ricorrendo a intestazioni fittizie, al fine di celarne l’influenza mafiosa.
Al suddescritto profilo soggettivo del proposto corrisponde un’evidente “sproporzione”, per circa un milione di euro, delle attività economiche possedute da GRECO e dalla sua cerchia familiare rispetto ai redditi dagli stessi dichiarati al fisco. Nello specifico, a partire dall’anno 2000, “Elio” GRECO manifesta una disponibilità finanziaria assolutamente non giustificata da alcuna attività lavorativa o da possedimenti patrimoniali legittimi: in quel periodo intesta alla moglie la ditta individuale “Vittoria Pack” e inizia un’improvvisa scalata imprenditoriale che lo porterà a governare, con gli altri sodali, il mercato degli imballaggi nonché divenire, nel frattempo, proprietario di una villa lussuosa, di autovetture di grossa cilindrata e di un’imbarcazione di 12 metri.
Nel 2007, viene costituita la VITTORIA PACK S.R.L., la principale realtà imprenditoriale riconducibile a GRECO, gestita dal proposto come effettivo e unico proprietario, seppur formalmente inquadrato come mero lavoratore dipendente. Il dominio sull’azienda di famiglia è supportato dalle evidenze desumibili dalle intercettazioni telefoniche eseguite dai Finanzieri del G.I.C.O. nell’operazione “GHOST TRASH” dalle quali si evince che “Elio” GRECO disponeva direttamente dei beni aziendali, concludendo personalmente accordi di fornitura e di vendita. Tra i suoi prestanome, oltre alla cerchia familiare, per la gestione di una ditta individuale si era avvalso di un soggetto con precedenti giudiziari per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti il quale improvvisamente convertiva la sua attività di “salone di barbiere e parrucchiere” in “fabbricazione di imballaggi di plastica”.
Le indagini patrimoniali dei militari del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria, eseguite anche con l’ausilio del sofisticato software “Molecola” sviluppato dalla Guardia di Finanza per l’acquisizione massiva e l’analisi di tutte le informazioni rilevabili dalle numerose banche dati in uso al Corpo, evidenziano che proprio l’assoluta indisponibilità di risorse finanziarie nella fase inziale della costituzione delle principali imprese da parte di GRECO è la prima traccia dell’avvenuta immissione di capitali di illecita provenienza.

Il patrimonio sequestrato oggi dalle Fiamme Gialle etnee – per un valore di circa 35 milioni di euro – è costituito da 42 immobili (dei quali 26 fabbricati e 16 terreni situati nel territorio di Vittoria), 20 titoli e rapporti finanziari, 2 beni mobili registrati (un’autovettura e un motociclo) nonché le seguenti imprese:
– “ditta individuale Vittoria Pack” di Concetta SALERNO, con sede in Vittoria (RG), c.da Boscopiano, esercente l’attività di “fabbricazione di ondulati e di imballaggi di carta e cartone”;
– “Vittoria Pack s.r.l.”, con sede in Vittoria (RG), c.da Boscopiano, esercente l’attività di “fabbricazione di carta e cartone ondulato”;
– “ditta individuale GRECO Rosario”, con sede in Vittoria (RG), c.da Fossone, esercente l’attività di “coltivazione di ortaggi in colture protette”;
– “Service e Packaging s.r.l.”, con sede in Vittoria (RG), c.da Boscopiano, esercente l’attività di “fabbricazione di imballaggi in legno”;
– “ditta individuale GRECO Nuccio”, con sede in Vittoria (RG), c.da Fossone, esercente l’attività di “coltivazione di ortaggi in colture protette”;
– “Fili’A s.r.l.”, con sede in Acate (RG), esercente l’attività di “costruzione di edifici residenziali e non residenziali”;
– “ditta individuale Dualserius” di Gaetano VALENTI, con sede in Vittoria (RG), esercente l’attività di “fabbricazione di lastre, fogli, tubi e profilati in plastica”;
– “Dual Service s.r.l.s.”, con sede in Vittoria (RG), esercente l’attività di “fabbricazione di lastre, fogli, tubi e profilati in plastica”.

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