Il boss ergastolano, detenuto a Padova, che dal carcere coordinava con i ‘pizzini’ l’attività illegale della sua cosca è Mario Pace di 57 anni, da sempre considerato elemento di spicco del clan Cappello.
Del boss resta memorabile la sua cattura avvenuta il 22 marzo del 1998 a Milano da agenti dell’allora Criminalpol e della squadra mobile che lo scovarono in un appartamento preso in affitto da una donna algerina in via Val Cismon.
Nel suo curriculum criminale un delitto eccellente avvenuto nell’agosto del 1990, quello di Santo Laudani, il figlio del patriarca Sebastiano (mussu ‘ri fiicurinia) maturato nella cruenta guerra di mafia degli anni novanta tra i Laudani appunto e il clan Cappello, avvenuto all’interno della storica macelleria di famiglia nel quartiere catanese di Picanello.
Pace venne condannato anche per l’omicidio di Sergio Petralia. A Pace, nel 2000, venne sequestrata una villa a San Giovanni La Punta per centinaia di milioni delle vecchie lire intestata alla moglie Nunzia del Popolo.
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