La Polizia di Stato di Catania, coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha eseguito, nel corso della notte, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 31 persone, ritenute affiliate all’associazione mafiosa “Cappello – Bonaccorsi”, a vario titolo indagate dei delitti di associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina), porto e detenzione di armi da fuoco.
Le indagini
Le indagini hanno consentito, in particolare, di documentare un traffico di stupefacenti sull’asse Calabria – Sicilia. Proprio il traffico di stupefacenti è, sempre più, un grande affare sotto il controllo della criminalità organizzata.
Le ultime operazioni proprio sull’asse della droga
Poche ore fa una operazione per traffico di droga dalla calabria era scattata anche a Messina. Durante il Covid la droga arrivava a Messina in ambulanza dalla Calabria, per superare controlli anche nello Stretto. È quanto ha scoperto la Guardia di Finanza che stamattina ha arrestato 61 persone nell’ambito di una operazione antidroga che ha bloccato una vera e propria organizzazione criminale che operava tra la Sicilia e la Calabria. L’ordinanza è stata emessa dal Gip di Messina, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia.
La sostanza stupefacente dalla Calabria alla Sicilia
Cocaina, marijuana, hashish. Erano le droghe che il gruppo di Giostra sgominato dalla Guardia di finanza di Messina faceva arrivare dalla Calabria, tramite collegamenti con base operativa a Reggio Calabria e nelle roccaforti ‘ndranghetiste di San Luca e Melito Porto Salvo. Fornitori che non si fermavano neppure durante il Covid: durante la pandemia, per eludere i controlli delle Forze di Polizia e poter beneficiare, nel contempo, di un canale di passaggio prioritario sullo Stretto, provvedevano alla consegna dello stupefacente a Messina utilizzando autoambulanze. E’ quanto emerge dall’inchiesta della Dda della Città dello Stretto.
La droga arrivava a Messina in ambulanza
Le indagini della Guardia di finanza di Messina hanno permesso anche d’individuare a Catania un secondo canale di approvvigionamento, parallelo al primo ‘calabrese’. Sarebbe quello con persone attive nel quartiere San Cristoforo del capoluogo etneo. Le Fiamme gialle avrebbero anche i individuato una capillare rete di pusher e intermediari, responsabili della gestione operativa del narcotraffico: dalla consegna al dettaglio ai singoli clienti, sino alle forniture più significative Disposto ed eseguito anche un sequestro di unità immobiliari, autoveicoli e motoveicoli, per un valore complessivo stimato di circa 500.000 euro.
Ieri 31 arresti anche a Palermo
I carabinieri del nucleo operativo della compagnia carabinieri di Palermo piazza Verdi hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di 39 persone accusati di reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dalla disponibilità di armi e spaccio di sostanze stupefacenti. I provvedimenti del gip, su richiesta della Dda.
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