Insiste sulle strane disfunzioni che ci sarebbero attorno all’accoglienza dei migranti il procuratore della Repubblica di Catania Carmelo Zuccaro che le scorse settimane ha lanciato strali su alcune Ong le organizzazioni non governative impegnate nel salvataggio dei migranti nello specchio d’acqua di fronte la Libia.

Oggi dinanzi alla Commissione Antimafia Zuccaro ha detto: “C’è una massa di denaro destinata all’accoglienza dei migranti che attira gli interessi delle organizzazioni mafiose e dico questo sulla base di alcune risultanze investigative”.

Il capo della procura ha anche tenuto a precisare comunque come “sia sbagliato ritenere che la mafia operi dovunque”. Zuccaro parla utilizzando paragoni calcistici:  “Nel contrasto alla mafia e’ sbagliato giocare in difesa, bisogna sempre giocare in attacco anche quando appare piu’ debole ma non bisogna nemmeno rischiare di accrescere l’aura di onnipotenza che circonda le organizzazioni mafiose”.

Davanti alla commissione parlamentare Antimafia il magistrato ha parlato nuovamente dell’ipotesi di una presenza della polizia giudiziaria italiana a bordo delle navi delle Ong.

La questione era stata trattata nei gironi scorsi proprio nel corso di una audizione del procuratore siciliano davanti la commissione Difesa del Senato, oggi però Zuccaro fa degli esempi concreti: “Se a bordo delle navi delle Ong ci fossero delle unità di polizia giudiziaria sarebbe stato ad esempio possibile assicurare subito alla giustizia i trafficanti che nei giorni scorsi hanno ucciso un giovane migrante, subito prima di essere soccorso, solo per non essersi voluto togliere il cappellino”.

Tale presenza – ha spiegato Zuccaro – “consentirebbe un’azione più incisiva  nei confronti di trafficanti che si rendono autori di violenze inaudite e del tutto gratuite”.

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