L’azienda siciliana trasporti non si sarebbe ancora adeguata alla legge sui pagamenti elettronici del 30 giugno 2022 che impone di garantire i pagamenti elettronici tramite POS.

È quanto riportato da un viaggiatore su un autobus Catania-Sortino(SR), il quale si è sentito dire dall’autista che per “problemi che stiamo provando a risolvere” non è possibile pagare con carta. L’AST, nonostante sia un’azienda pubblica, sembrerebbe violare la legge.

La replica dell’azienda

“Siamo dispiaciuti e ci scusiamo per il disservizio arrecato all’utente che non ha potuto pagare con il poss su un autobus della tratta Catania-Sortino. L’Ast è dotata di biglietteria elettronica, e sui nostri autobus è possibile pagare il biglietto con carta di credito. Adesso faremo una verifica per capire cosa è successo per evitare che in futuro possano ripetersi episodi simili”, Mario Parlavecchio, direttore generale Ast.

L’obbligo del Pos

A fine 2021, lo scorso 29 dicembre, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Recovery che stabilisce che l’obbligo Pos, in vigore dal 2015 seppur privo di sanzioni, da quest’anno potranno sanzionare gli esercenti e i professionisti inadempienti.

Inizialmente previsto dal primo gennaio 2023, il Decreto PNRR, approvato il 13 aprile, stabilisce l’obbligo al 30 giugno. Da quella data sarà doppia la multa per chi rifiuta i pagamenti elettronici.

Multe a chi si rifiuta

A chi rifiuterà bancomat o carte di credito, potrà essere comminata una multa di 30 euro, a cui si aggiunge il 4% del valore della transazione a carico degli esercenti o professionisti che risulteranno inadempienti nei pagamenti digitali tramite carte di credito, bancomat, carte di pagamento o prepagate e tutti i mezzi di pagamento elettronici.

Fino al 30 giugno l’obbligo Pos era senza sanzioni, dunque amputato del potere sanzionatorio. Finalmente un emendamento al Decreto Recovery lo potenzia, introducendo una previsione sanzionatoria nel caso di inadempienza.

Limitare il contante

Con questa mossa il governo punta a limitare l’uso del denaro contante nelle transazioni commerciali. Una stretta che va ad affiancarsi al taglio, già in vigore dal primo gennaio 2022, del limite ai pagamenti in contanti a 999,99 euro rispetto agli attuali 1.999,99 euro. Si tratta di strumenti per arginare e finalmente contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale, indurre la clientela ad adottare i pagamenti digitali e per rendere la gestione aziendale più sicura, capace di fronteggiare rischi interni di sottrazioni o ammanchi. L’obbligo Pos è un altro tassello del cambiamento culturale che intende rendere il denaro contante obsoleto, inadeguato, rischioso e scomodo.

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