I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, hanno eseguito nove arresti (cinque in carcere e quattro ai domiciliari) dopo un provvedimento emesso dal Gip del Tribunale etneo. Gli indagati sono accusati a vario titolo di rapina, porto e detenzione di armi clandestine e comuni da sparo nonché di armi bianche e ancora dei reati di fabbricazione e cessione di armi clandestine, di sequestro di persona e di falso. Altre 8 persone risultano indagate a piede libero.

Le indagini della DDA

Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania, hanno permesso di ricostruire l’esistenza di un gruppo criminale capeggiato da Salvatore Natale Mirabella, 32 anni, finalizzata al rilascio del “green pass” in favore di richiedenti “no-vax”. È anche emerso come gli indagati, oltre ad aver commesso tre violente rapine a mano armata in esercizi commerciali di San Giovanni La Punta, fabbricassero anche armi clandestine, perfettamente funzionanti, vendute a criminali del luogo per circa mille euro ciascuna.

Le rapine e l’inizio delle indagini

L’indagine è iniziata dopo una rapina, eseguita il 17 gennaio 2022, ai danni di un centro scommesse di San Giovanni La Punta, dove 3 degli indagati, sotto la minaccia di un’arma, si sarebbero impossessati di 5mila euro e di un numero imprecisato di “gratta e vinci”. Gli stessi, a fine di portare a termine la rapina, non avrebbero esitato nella circostanza a minacciare e trascinare all’interno del centro scommesse un passante, per evitare che questi avvisasse le forze di polizia. Mirabella sarebbe accusato anche di ulteriori due rapine aggravate, una commessa nel febbraio 2018 all’interno del supermercato Lidl di San Giovanni La Punta ed una commessa nel gennaio 2011 ai danni di un tabacchi sempre di San Giovanni La Punta.

Il sistema per ottenere i green pass

Il 32enne avrebbe gestito un articolato sistema finalizzato a procacciare dietro compenso validi “green pass” a favore di soggetti “no-vax”, tutti denunciati, che miravano ad acquisire la certificazione senza sottoporsi al previsto vaccino anti COVID-19. Per ottenere la certificazione pagavano circa 300 euro. Gli indagati, anche attraverso la falsificazione dei documenti d’identità, avrebbero indotto in errore gli operatori sanitari, che facevano sottoporre al vaccino, in luogo dei reali richiedenti “green pass”, delle “cavie”, in particolare tossicodipendenti, che si offrivano in cambio di sostanza stupefacente o pochi euro.

Un traffico di armi modificate

E’ stato anche scoperto un traffico d’armi giocattolo che sarebbero state modificate da uno degli arrestati, ed a tutti gli effetti offensive e letali, da qui il nome dell’indagine 9X21. Traffico che ha portato all’arresto in flagranza di reato di Mirabella ad opera dei militari di San Giovanni La Punta, il 17 aprile 2022 perché trovato in possesso di due pistole clandestine.

I nomi dei fermati

Mirabella Salvatore Natale, 32 anni
Assennato Salvatore, 31 anni
Nicosia Alessandro, 43 anni
Longo Alberto, 53 anni
Russo Vito, 40 anni
La Rosa Antonio Carmelo, 40 anni
Murabito Alfio Vittorio, 31 anni
Murabito Emilio Rosa, 58 anni
Todaro Davide, 28 anni