Preghiera, devozione, tradizione e folclore hanno caratterizzato la prima uscita di Sant’Agata tra la gente.

Una lunga giornata, iniziata all’alba con la Messa dell’Aurora e che si è conclusa al termine del giro esterno con il rientro in Cattedrale. 

Il fercolo votivo con le spoglie della giovane martire Agata ha fatto il suo ingresso in piazza Duomo stamani, alle sei, mentre le candelore – che precedono la vara – avevano compiuto la processione prima.

Il primo abbraccio con ‘Agata’ è stato all’alba di ieri, quando, nel Duomo di Catania stracolmo di fedeli vestiti di bianco tra lo sventolare di fazzoletti e il le luci di smartphone e tablet portati verso l’alto per immortalare il momento solenne, ha salutato con gioia e commozione l’apertura della “Cammaredda”. E’ stato in quel momento che Sant’Agata con il volto bello e luminoso si è mostrata ai fedeli.

Dopo l’uscita dalla ‘Cameretta’ il busto reliquario è stato adagiato sull’altare centrale del Duomo per la celebrazione della “Messa dell’Aurora”, presieduta dall’arcivescovo, monsignor Salvatore Gristina. Il momento privilegiato in cui ringraziare la Patrona per un beneficio ricevuto o l’occasione per rivolgerle una preghiera.

Alla fine della Santa messa, il fercolo si è ‘affacciato’ su Piazza Duomo, gremita di fedeli, cittadini e turisti, e, dopo il discorso alla cittadinanza di monsignor Barbaro Scionti, parroco della Basilica Cattedrale, per l’inizio del “giro esterno”.

La processione è arrivata in Piazza Carlo Alberto, con la tradizionale sosta davanti al santuario della Santissima Annunziata al Carmine per l’omaggio alla Santa dei Padri Carmelitani e poi in piazza Stesicoro.

E’ in piazza Stesicoro all’angolo con via Etnea che il vescovo di Catania Salvatore Gristina ha letto il tradizionale discorso alla città dedicato quest’anno al giubileo della misericordia, invocato da Papa Francesco.

La pioggia battente ha rallentato la salita dei Cappuccini con il cordone bianco dei devoti che ha trainato a passo d’uomo il fercolo. 

Poi la celebrazione nella chiesa di Sant’Agata la Vetere di piazza San Domenico, dei Vespri della solennità di Sant’Agata.

In serata, partendo da via Plebiscito la processione si è snodata per le vie Vittorio Emanuele, Aurora e a Palermo, con le tappe caratteristiche delle zone popolari della città, tra case illuminate, bancarelle, negozi aperti fino a tarda notte.

Dopo l’arrivo al ‘Fortino’, in piazza Palestro, con l’appuntamento notturno con i fuochi d’artificio del “Fortino”, la processione della Santa è proseguita per via Garibaldi, nuovamente via Plebiscito, via Cristoforo Colombo con il caratteristico passaggio sotto gli archi della marina, via Dusmet, prima della corsa conclusiva da Porta Uzeda fino in Cattedrale.

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