Sognare è lecito, anche se occorre prudenza per evitare illusioni. Così immaginare i giochi olimpici in Sicilia, come auspicato (o addirittura proposto) da alcuni politici, potrebbe essere un’ipotesi ancora remota, certo, ma non del tutto peregrina.

La domanda oggi l’abbiamo formulata in modo diretto al numero uno dello sport italiano, Giovanni Malagò, ancora reduce dal niet del sindaco di Roma, Virginia Raggi che ha ribadito da subito la necessità di ‘non illudere nessuno, perché non è serio’  ma poi rilancia: “Nella vita tutto è possibile, ma al momento credo che bisogna prima recuperare credibilità con il Cio e vediamo che succede con l’assegnazione del 2024”.

Secondo il presidente del Coni, che oggi a Catania ha partecipato agli Stati generali dello sport in Sicilia, occorre innanzitutto immaginare un progetto serio di pianificazione che passa proprio dagli Stati generali ed avviare il recupero delle infrastrutture già esistenti.

“I grandi eventi possono anche non essere le Olimpiadi – ha detto Malagò –, quest’anno arriva il Giro d’Italia in Sicilia e penso che sia giusto ragionare così. Per organizzare un grande evento devi avere anche le strutture per poterle organizzare: questo è un combinato disposto. Strutture che possono anche essere naturali, pendo al mare e ad un mondiale di vela. Stiamo pensando a sistemare il Palazzo dello sport di Palermo, fatto questo è possibile organizzare qualcosa in quel luogo”.