Avrebbe ucciso la moglie malata perchè si era stancato di assisterla. Lo avrebbe fatto con un cuscino o con delle lenzuola soffocandola e avrebbe poi aspettato da sei a otto ore prima di avvertire la cognata che a sua volta avvertì il 118.

Sono le accuse mosse a Gaetano Barra, 61 anni, che è stato arrestato questa mattina da agenti della squadra mobile di Catania. La vicenda risale al 13 agosto scorso quando personale del 118 giunse in via Balduino a Catania trovando Maria Visalli, 71 anni, già morta nel suo letto.  I primi accertamenti indicavano una morte avvenuta per cause naturali.

Interrogato il marito, però. la sua versione non convinse gli inquirenti. L’uomo dichiarava che la moglie stava male dalla sera prima ma non era riuscito a darle farmaci per difficoltà a declutire poi si era addormentato ignorando le gravi condizioni della donna e aveva avvertito la cognata solo dopo le 13 del giorno seguente.

Furono questi gli elementi, ritenuti strani, che convinsero il magistrato a disporre una autopsia dalla quale emerse che le cause della morte non erano naturali ma dovute al soffocamento che sarebbe stato indotto da pressione sul torace con oggetti soffici come lenzuola o cuscini.

Dopo una serie di indagini è emerso, secondo gli inquirenti che Barra aveva creato un insieme di elementi che gli facessero da alibi e dunque è scattato l’arresto.

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