Giuseppe Scarso l’anziano di Siracusa che in paese tutti conoscevano come ‘Pippo de rutti’ (Pippo delle grotte) è ancora ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania. Le sue condizioni sono gravi. E stabili.

A 10 giorni dalla brutale aggressione avvenuta il primo ottobre in casa a rompere il silenzio è su Facebook, il nipote di Giuseppe, Salvo Scarso. 

La polizia, indaga la Squadra Mobile di Siracusa, sta stringendo il cerchio sui tre giovani che sarebbero coinvolti, uno dei quali avrebbe già un nome sulla base di un filmato registrato dalle telecamere di videosorveglianza della zona.

“La lenta agonia di mio zio continua inesorabile – scrive il nipote di Giuseppe su Facebook – un volto distrutto, una testa fasciata. Un’altra vittima della violenza umana. Viveva in modo diverso da tanti altri, in modo diverso anche da noi, nelle sue quotidiane passeggiate in bicicletta alla ricerca del suo mondo fatto di semplicita’, di poche parole e pochi contatti…”.

Giuseppe Scarso, 80 anni, abitava da solo in una casa di via Servi di Maria, a Siracusa.

“Aveva scelto di vivere da solo – aggiunge Salvo Scarso nel post – nonostante la sua eterna sofferenza legata a problemi di salute che lo affliggono da quand’era ragazzo. Tutta la famiglia ha sempre seguito e sofferto, dopo la scomparsa dei miei nonni, le sorti dello zio Giuseppe, mai abbandonato, ma sostenendolo e accudendolo, difeso per quanto possibile, dai continui e assurdi attacchi dei balordi di turno che trovano divertente, come se fosse una partita a videogame, attaccare un povero essere umano indifeso, per dare sfogo a tutta la loro stupidità”.

Il nipote punta il dito contro “il silenzio omertoso di chi sa e tace”. L’appello delle forze dell’ordine a collaborare sembra essere caduto nel vuoto.

“Ci guardiamo attorno – conclude il nipote di Giuseppe Scarso – e, francamente, non riusciamo a capire perche’ non si ha il coraggio di gridare contro la violenza, contro qualunque violenza”.

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