Lavori in corso. Sempre. Il centrodestra siciliano continua ad interrogarsi, a confrontarsi tentando di trovare la strada maestra in vista delle elezioni regionali.

Ed in particolare è il partito ‘cardine’ della coalizione, Forza Italia, che dopo il criticatissimo (dai colleghi dell’alleanza) ‘dietrofront’ sulle mancate primarie, ‘incarna’ in primis quanto appena menzionato.

Così, nel day after della visita di Salvini in Sicilia nella quale il leader del Carroccio ha confermato l’impegno ad andare avanti per la propria strada semmai gli altri colleghi di centrodestra (azzurri in primis) scegliessero candidature a presiedente di altra ‘estrazione’ politica, proprio a Catania il coordinatore siciliano di Forza Italia, Gianfranco Micciche’ ha fatto il punto della situazione.

A dire il vero, già in mattinata, alcuni bene informati sul mondo forzista, hanno lasciato intendere come alla ‘fine dei giochi’ le strade sarebbero non più di due: convergenza su Nello Musumeci o una candidatura interna agli azzurri.

Nella prima ipotesi, oltre a qualche mal di pancia (superabile) di alcuni esponenti forzisti il ‘grosso’ da superare sarebbe il ‘niet’ di Totò Cuffaro che potrebbe non garantire al centrodestra i suoi ‘ampi consensi’ se il candidato alla presidenza fosse proprio l’ex presidente della provincia di Catania.

Per l’altra ipotesi i nomi sarebbero quelli in circolo da mesi, ovvero Stefania Prestigiacomo o l’ex presidente del Senato, Renato Schifani.

L’unica certezza, stando a quanto appreso da BlogSicilia da azzurre ‘gole profonde’ e confermata dallo stesso Micciché è l’esclusione ‘assoluta’ della ‘Grosse koalition’ in salsa siciliana.

Il coordinatore di Forza Italia assicura amicizia a Nello Musumeci ricordando di far parte della stessa coalizione e di voler continuare questo rapporto, ma sulla questione Regionali sottolinea che “non ci devono essere fughe in avanti o veti”.

Azzeriamo tutto e ricominciamo a parlare serenamente – dice Micciché -. Tutti i partiti hanno dei candidati da sottoporre alla coalizione, ragioneremo assieme su quale è il migliore. L’importante è che non si faccia nulla per rompere la coalizione, ripeto né fughe in avanti, né veti. Spero che Nello (Musumeci ndr) sia pronto a sedersi assieme a noi a partire dai programmi fino all’individuazione del candidato migliore”.

Ad esplicita domanda sulla possibilità di fare sedere allo stesso tavolo anche l’ex governatore Totò Cuffaro, il coordinatore di Forza Italia chiosa: “Mi pare non faccia politica. E poi non so nemmeno di che partito sia…”

L’analisi si estende ai sondaggi che danno il centrodestra vincente qualora fosse unito, ma se al Nord la coalizione può contare sul peso della Lega “qui non sappiamo quanto sia, spero tanto”, dice Miccichè che rilancia la necessità di trovare un dialogo con l’area di centro: “E’ chiaro – sottolinea –  che in Sicilia non si possa farne a meno, vediamo quali sono i partiti che lo rappresentano. Stiamo camminando un passo alla volta. A Palermo e Trapani, per le Comunali, abbiamo un accordo con i centristi. Facciamo queste elezioni e poi ci riuniremo per stilare il programma ed individuare i candidati alle Regionali”.