E’ uno dei mestieri più antichi del genere umano, documentata dall’arte egiziana in poi e con riferimenti pure nella Bibbia, visto che Mosè fu affidato alle acque del Nilo dentro ad un cestino.
Parliamo dell’arte dei cestai, sapienti artigiani che, attingendo alla natura, realizzano ancora oggi ceste, gerle, canestri, setacci, scope e decine di utensili protagonisti della vita quotidiana a tutte le latitudini.
All’arte dell’intreccio è dedicato il laboratorio di domenica 20 novembre, ore 10.30, alla Fondazione Puglisi Cosentino dove la maestra cestaia Silvia Onofri, ispirandosi a un ciclo di opere di Ugo Nespolo degli anni Sessanta realizzate in vimini, insegnerà ai bambini dai 4 ai 10 anni come costruire da soli cestini di varie dimensioni.
“Useremo rami di salice – spiega la Onofri – e spiegheremo i rudimenti dell’intreccio a partire dalla base in salice che può diventare un piccolo vassoio o un oggetto decorativo, come un fiore o un pesce”. Il laboratorio fa parte delle attività collaterali alla la mostra di Ugo Nespolo “That’s life” – ideata e promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro e a cura di Danilo Eccher – e ospitata alla Fondazione Puglisi Cosentino di Catania fino al 15 gennaio.
I laboratori sono preceduti dalla visita guidata alla mostra. Per partecipare o prenotare la visita guidata (coordinata da Identitas – Servizi Culturali e Fundraising) occorre prenotarsi al nr. 329 45.71.064 o scrivere email a info@didatticaidentitas.it.
La mostra di “Ugo Nespolo. That’s life” è visitabile dal martedì alla domenica: 10-13 e 16-20. Biglietto: intero 8 euro, ridotto 5 euro. Martedì e venerdì pomeriggio ingresso ridotto a 3 euro per tutti. Catalogo in vendita al bookshop.
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