Sarà il suono di un gong a dare il via ufficialmente al crowdfunding I Briganti si meritano un prato: al San Teodoro Liberato di Librino sarà presentato il progetto di raccolta fondi che, passando dalla riqualificazione del campo da rugby, punta al riscatto di un intero quartiere.
È dal 2006 che l‘associazione I Briganti Rugby Librino coinvolge attraverso lo sport i bambini ed i ragazzi di una delle aree più problematiche di Catania, offrendo alternative alle esperienza di strada. Ed è proprio il San Teodoro – un complesso polisportivo progettato per le Universiadi del 1997, mai completato e abbandonato per quindici anni – il centro focale dei progetti organizzati. Nel corso degli anni il club, insieme ad un comitato di quartiere, ha promosso una serie di iniziative – tra le cui una raccolta di più di 7000 firme – per stimolare l’intervento delle istituzioni.
Nell’aprile del 2012, dato il silenzio dell’amministrazione, la decisione di occupare il campo per “liberarlo”: “Un’occupazione diversa – spiega Piero Mancuso, uno dei veterani tra i Briganti – con l’obiettivo di riappropriarsi di un bene per rimetterlo in sesto e restituirlo alla sua funzione originale, per completare il progetto e aprire le porte dell’impianto alla comunità”.
Dopo anni di gestione informale e un lungo confronto con il comune di Catania, proprietario della struttura, I Briganti nel corso del 2015 hanno avuto finalmente assegnata, attraverso un avviso pubblico, la gestione del campo da gioco e delle aree aperte del complesso: il polo sportivo ha assunto un ruolo di primo piano nella vita socio culturale di Librino. È stato avviato un grande orto sociale che coinvolge circa 70 famiglie, ciascuna responsabile di un lotto; è stata aperta la prima libreria del quartiere, la Librineria, in cui alle attività sportive si affiancano iniziative culturali: San Teodoro è divenuto un laboratorio di idee e dialogo, tra sport, agricoltura e attività didattiche.
Ma il progetto richiede il sostegno di tutti per essere completato: il campo su cui si allenano più di 300 atleti è una distessa di argilla che ha bisogno di interventi per essere reso agibile tutto l’anno. Così dal 9 aprile – giornata durante la quale sarà lanciata ufficialmente l’iniziativa – al 31 dicembre, sarà possibile contribuire alla causa sposando l’ambiziosa campagna di crowdfunding ,che mira a raccogliere 100.000 euro da destinare al rifacimento del campo da gioco.
“Ricorreremo a tutte le forme di finanziamento possibili, ma contiamo molto sulla partecipazione della comunità, degli amici, della città”, spiega Piero Mancuso – “I canali per supportarci sono tre: il contributo diretto alle iniziative sul territorio, il sostegno tramite la piattaforma produzionidalbasso.com e una rete di micro eventi promossi in Italia e all’estero”. Come quello organizzato da un ex giocatore dei Briganti che a Manchester, città in cui adesso vive, allestirà un laboratorio di rugby in un parco per raccogliere i fondi da destinare alla causa.
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